La morte di Giorgio Squinzi e della moglie Adriana Spazzoli hanno rappresentato un duro colpo per il Sassuolo. Tuttavia, nonostante la perdita del suo storico presidente, il club emiliano ha saputo resistere grazie al lavoro degli eredi alla guida del gruppo, Veronica e Marco, che hanno portato avanti il progetto del padre. Il Sassuolo, nonostante abbia registrato un fatturato in crescita nel 2023, con un risultato netto negativo di 7 milioni di euro, si trova ora di fronte a una fase di ridefinizione della propria identità e del proprio ruolo futuro. La società è in salute grazie agli investimenti della controllante Mapei, ma questa potrebbe essere costretta a ridiscutere il proprio coinvolgimento nel club, considerando la perdita della Serie A.

Mapei, che da trent'anni sponsorizza anche il ciclismo come partner di Uci, potrebbe non essere più disposta a sostenere finanziariamente il Sassuolo? È la paura di molti appassionati neroverdi. Nel bilancio il gruppo ha garantito continuità aziendale. La retrocessione in Serie B è vicina e rappresenterà dunque, dovesse concretizzarsi, un nuovo capitolo per il club. Avvenire ha trattato alcuni temi relativi al futuro della società emiliana, parlando dell'eventualità in cui Mapei decidesse (un giorno non troppo lontano) di abbandonare il progetto Sassuolo. Cosa accadrebbe? Secondo il quotidiano di ispirazione cattolica è più pensabile l'arrivo, eventuale, di un gruppo straniero che di un gruppo italiano.

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Tuttosport: "Il Sassuolo riflette su Ballardini. Dionisi e quel precedente con Di Fra"

Sassuolo e il piano B: il club avrà il paracadute, da decifrare il futuro di Berardi

SN - Calciomercato Sassuolo: mirino su Jari Vandeputte del Catanzaro

Ecco cosa ha scritto Lorenzo Longhi su Avvenire: "Dopo la morte di Squinzi nell’ottobre 2019 – e quella della moglie Adriana Spazzoli, un mese più tardi – il Sassuolo ha saputo resistere e crescere: i suoi eredi alla guida del gruppo hanno sempre rilanciato, come avrebbe voluto l’ex patron, ma la perdita della categoria non è banale e Mapei, che per il club è tutto, ha la necessità di ridefinirne l’identità e il ruolo futuro. Per una società tutto sommato in salute (il fatturato 2023 è stato di 140 milioni, in crescita, con 7 milioni di risultato netto negativo a fronte dell’utile di 1,4 milioni del 2022) perché la controllante è in salute e ci investe, perdere l’asset per diversi aspetti più remunerativo è un problema. Mapei non ha intenzione di lasciare nell’immediato, ma il mecenatismo del gruppo – che peraltro da trent’anni sponsorizza il ciclismo, anche come partner di Uci – non può considerarsi eterno. Difficilmente il club potrebbe essere considerato un investimento per altri gruppi italiani ma, in un sistema nel quale stanno entrando sempre più capitali stranieri, è organizzato per essere appetibile nei confronti di chi ragiona sulla struttura e l’occasione più che sulla storia. Una storia che la B comincerà a modificare". 

Sezione: News / Data: Mar 30 aprile 2024 alle 18:16
Autore: Sarah G. Comotto
vedi letture
Print