I primi 15-20 minuti di Lazio-Sassuolo sono da vedere e far rivedere alla formazione neroverde, per provare ad evitare tutti gli errori che sono stati fatti (e non è la prima volta) nell'approccio alla partita. Devo dire la verità, dopo aver visto 'quel brutto quarto d'ora' ho pensato che sarebbe stata un'altra serata da dimenticare per il Sassuolo, sulla scia delle ultime due prestazioni (come già scritto, male con la Salernitana e sottotono con l'Empoli nonostante la rimonta in 10 uomini). Ecco, pensavo che la prova con la Lazio fosse la naturale conseguenza della prova incolore contro i toscani ma poi il Sassuolo, come un vecchio diesel, è uscito alla distanza, ha saputo reagire allo schiaffo preso, e probabilmente avrebbe meritato di più e anche i seguenti 45-50 minuti dei neroverdi sono da far vedere e far rivedere, ma stavolta in maniera positiva, per la personalità con la quale la squadra di mister Dionisi ha tenuto il campo e ha messo in difficoltà i laziali.

La Lazio, al quarto d’ora, aveva già tirato sei volte e sbloccato il risultato si è messa in trincea. Un Sassuolo a cui è mancata solo cattiveria e concretezza per colpire e che se avesse trovato il pari con Frattesi (traversa) proprio allo scadere del primo tempo forse avrebbe scritto un finale diverso alla gara perché la Lazio sembrava in apnea. Purtroppo la storia non si fa con i sé e con i ma, posso anche utilizzare la celebre "se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato un carretto" ma la sostanza non cambia. C'è da chiedersi semmai perché quel brutto inizio di gara. La Lazio di Sarri è una grande squadra, granitica, quasi imperforabile, e con grande qualità dal centrocampo in su, ma stava attraversando un momento non particolarmente brillante e con un inizio di gara diverso magari avrebbe potuto rivedere vecchi fantasmi.

Peccato! Resta un pizzico di amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere e non è stato ma anche l'orgoglio per aver sfoderato una prestazione importante, dopo un inizio, lo ripeto, pessimo e con il solito gol evitabile (anche il secondo, arrivato sul regalo di Henrique). Ora restano 5 giornate alla fine della stagione. La permanenza in Serie A (l'obiettivo minimo) è stato conquistato. All'Europa non ci ho mai creduto ma l'ottavo posto è alla portata (visti anche gli scontri diretti con Bologna, Monza e Fiorentina) e sarebbe qualcosa di clamoroso visto il brutto girone d'andata (ricordiamoci sempre che il Sassuolo era quartultimo con 17 punti). Speriamo che questo basti come stimolo alla squadra per chiudere in bellezza la stagione.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 04 maggio 2023 alle 12:10
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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