Maxime Lopez è il segreto del Sassuolo? Lo scrive La Gazzetta dello Sport, analizzando l'annata della formazione neroverde. Alessio Dionisi, alla prima stagione in Serie A, è partito dal lavoro svolto da Roberto De Zerbi (a cui ieri il club ha rivolto un pensiero affettuoso in un post in cui esprimeva vicinanza a tutta la popolazione ucraina colpita dalla guerra) e poi ci ha messo del suo. Il Sassuolo adesso verticalizza più che in passato e, pur usando ancora molto le corsie esterne, tende a fare la differenza nelle zolle centrali sulla trequarti, sfruttando la velocità e la qualità di Berardi, Raspadori e Traorè alle spalle del centravanti Scamacca. Dionisi a Empoli si era imposto con il 4-3-1-2, ma nella nuova avventura ha alternato 4-2-3-1 e 4-3-3. Il Sassuolo attacca meglio con il primo vestito e difende meglio con il secondo, ma nelle ultime settimane anche con il 4-2-3-1 sono stati trovati equilibrio e compattezza.

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Quando i terzini spingono, si inseriscono nel posto lasciato libero dagli esterni offensivi e questo accade con entrambi i moduli. Maxime Lopez è il vero segreto (un po’ sottovalutato) della squadra: il suo dai-e-vai continuo, in ogni zona del campo, garantisce un buon ritmo alla manovra. Frattesi, invece, si muove più in verticale e capita spesso che si presenti in zona tiro anche quando gioca a due insieme al francese. Ma è tutta la squadra che va sempre alla ricerca del gol, forse perché sa che gestire non è il piatto forte della casa. A San Siro contro l’Inter il Sassuolo ha concesso tante occasioni nella ripresa, ma ne ha costruite parecchie per segnare addirittura la terza rete. Mentalità, organizzazione, idee e qualità: c’è un po’ di tutto nel progetto neroverde.

Sezione: News / Data: Sab 26 febbraio 2022 alle 10:54
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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