Il Sassuolo Femminile ha conquistato la salvezza! Una stagione al di sotto delle aspettative per le neroverdi che con mister Piovani in panchina ha abituato i tifosi ad altri risultati. Ma si sapeva sin dall'inizio che questa sarebbe stata un'annata complicata, forse nessuno si sarebbe aspettato però una situazione così complicata, almeno nella prima parte di stagione. Va detto che le avvisaglie c'erano, vista la partenza di metà rosa che negli ultimi anni ha contribuito a raggiungere risultati importanti, sfiorando la qualificazione in Champions League e ottenendo anche l'accesso alle fasi finali della Supercoppa italiana.

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Un'annata al di sotto delle attese ma, come detto, si era capito sin dalle prime gare della stagione che questa sarebbe stata un’annata differente rispetto alle altre, visti i tanti cambiamenti operati dalla società sul mercato. Il Sassuolo Femminile ha faticato a diventare squadra, soprattutto fuori dal campo. Il gruppo infatti è sempre stato il segreto della formazione neroverde, basta riavvolgere il nastro per andare ad ascoltare le interviste delle protagoniste: nei 3 anni precedenti si parlava sempre di gruppo, di quanto fosse speciale. Andate a rileggere le prime interviste di quest'anno. Nessuna frase di circostanza, per fortuna. Il gruppo non c'era, non si era ancora plasmato. Ma era inevitabile, visti i tantissimi nuovi arrivi. E questo Sassuolo, un po' come un diesel, ci ha messo più del previsto a carburare: 17 punti nella regular season che sono valsi la poule salvezza ma le neroverdi hanno dimostrato sin da subito di essere 'fuori categoria', di non avere nulla a che fare (con tutto il rispetto) con la lotta salvezza e con le altre squadre interessate. Troppo il divario, specie dopo l'arrivo di Daniela Sabatino che con i suoi gol e la sua leadership da gennaio in avanti, insieme all'altra veterana del gol Lana Clelland, ha dato l'ultima spinta per la salvezza.

Grande merito naturalmente a mister Piovani, un fuoriclasse, il 'segreto' del Sassuolo di questi anni e un allenatore che, per certi versi, meriterebbe altri palcoscenici ma ovviamente siamo contentissimi di avere in neroverde. Ecco, per il futuro chiedere al direttore Terzi, ma la prima pietra, ça va sans dire, deve essere proprio mister Piovani. Serviranno degli innesti di qualità da aggiungere alla base che è stata creata quest'anno. Non tutti i colpi sono stati azzeccati. Si è andati a pescare tanto all'estero ma alcune calciatrici, vedi Rocio Bueno per dirne una ma anche Nagy e Nowak ad esempio non hanno convinto del tutto, e anche le italiane come Asia Bragonzi, ad esempio, hanno deluso. Menzione speciale per Caroline Pleidrup, insostituibile nel pacchetto arretrato, e anche per Isabelle Kresche, cresciuta a dismisura con il passare delle settimane grazie al lavoro dello staff. Ecco, una buona e solida base è stata creata. Non vanno dimenticate le top player Davina Philtjens, Maria Luisa Filangeri e Benedetta Orsi (resteranno?), così come Fifì Jane, regina del centrocampo che ha alzato il livello nella seconda parte di stagione quando mister Piovani ha trovato la quadra con lei, Brignoli e Bellucci (è in prestito dalla Juve) ma c'è anche Tomaselli da 'ritrovare' dopo gli infortuni. Con due-tre innesti di qualità, trattenendo le giocatrici forti, alzando il livello della panchina, il Sassuolo con ogni probabilità potrà tornare a lottare per altri traguardi. Ma occhio alle rivoluzioni come quella estiva, perdere metà rosa per poi partire praticamente da zero, per il secondo anno di fila, sarebbe controproducente.

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Mar 02 maggio 2023 alle 17:30
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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