D'oh! O Dhont, gli esperimenti non sempre riescono. Ne sa qualcosa il Sassuolo Femminile di mister Gian Loris Rossi che nelle ultime settimane le sta tentando tutte. Prima il turnover a causa degli impegni ravvicinati con la Coppa Italia Femminile in mezzo a due sfide di campionato, poi i continui cambi di ruolo. Abbiamo elogiato alcuni esperimenti del tecnico come ad esempio quello di spostare in mediana Sara Mella e Aurora De Rita da interni di centrocampo. Le due, con caratteristiche diverse, si sono ben adattate in quel ruolo, aggiungendo gamba e dinamismo a una mediana che non sempre riesce a trovare queste caratteristiche nelle sue interpreti.

L'esperimento di ieri con Dhont a tutta fascia contro la Lazio però è stato un 'suicidio' (sportivamente parlando) annunciato e che ha influito sul ko con le biancocelesti. Il tecnico ha nuovamente cambiato ruolo ad alcune giocatrici ma soprattutto ha tentato il tutto per tutto sin dai primi minuti, probabilmente volendo lanciare un messaggio alle sue ragazze e anche alle avversarie, che avevano perso di recente contro il Como. In campo quattro elementi spiccatamente offensivi con la coppia d'attacco Daniela Sabatino-Lana Clelland supportate da Gina Chmielinski con Martina Brustia che di solito agisce a tutta fascia sulla destra nel ruolo di braccetto destro, Mella di nuovo abbassata in difesa a fare il braccetto sinistro, Sara Caiazzo e Kassandra Missipo di nuovo titolari e con la classe 2003 nuovamente al centro della difesa e non in mezzo al campo come nel Como, altro esperimento bocciato (difficile immaginare in questo momento un Sassuolo senza loro due, la lezione di Como almeno in parte è servita) ma soprattutto Elena Dhont a tutta fascia sulla destra.

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Un azzardo quello di Rossi che non ha pagato. La belga schierata a tutta fascia non è riuscita ad adattarsi ai meccanismi e soprattutto non è riuscita a garantire la giusta copertura sulla sua fascia, lasciando spesso e volentieri delle praterie che poi sono risultate fatali al Sassuolo. Proprio su quella fascia, e forse non è un caso, la Lazio ha sfondato e ha trovato i due gol. Prima con Oliviero che è avanzata indisturbata puntando Brustia (lasciata spesso e volentieri troppo sola e calciando in porta), propiziando il gol di Le Bihan che si è fatta trovare pronta per il tap-in, poi con la combinazione Simonetti-Le Bihan che tutta sola e indisturbata ha messo dentro il pallone sul quale si è avventata Goldoni che di punta ha anticipato Lonni per lo 0-2.

Nella ripresa il tecnico ha poi provato a rimediare all'azzardo, almeno in parte, provando a dare più equilibrio alla sua squadra con l'uscita di Gina Chmielinski e l'ingresso di una centrocampista di ruolo Sam Fisher. Il risultato finale non è cambiato ma si è vista una squadra più equilibrata. Se da un lato è giusto provare in questa fase della stagione, con la salvezza ormai in tasca (manca solo l'aritmetica che ieri ha conquistato la Lazio proprio con la vittoria al Ricci) dall'altro continuare a cambiare ruolo ogni volta a tante giocatrici può togliere certezze e può creare anche confusione. Dhont a tutta fascia nel 3-4-1-2 a trazione anteriore è un esperimento bocciato dal campo e che purtroppo per le neroverdi non ha funzionato.

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Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Dom 23 marzo 2025 alle 14:17
Autore: Antonio Parrotto
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