Giacomo e Tommaso Benvenuti si sono raccontati ai canali del club alla vigilia della pausa delle nazionali. I due gemelli del Sassuolo Primavera, classe 2006, giocano da diverso tempo in pianta stabile con la nazionale sammarinese e si sono raccontati ripercorrendo la loro giovane carriere tra i sogni da bambini di vestire la maglia del San Marino e gli esordi con la propria nazionale. Ecco le dichiarazioni del laterale mancino Tommaso Benvenuti: "Il passaggio è stato abbastanza importante, comunque si parla di passare da una società  piccola come quella che può essere la San Marino Academy a una società importante come Sassuolo. Il passaggio è stato importante anche perché comunque vai a vivere fuori casa e a 14 anni è una cosa diciamo non semplice, soprattutto perché l'anno in cui noi siamo venuti fuori casa era l'anno del Covid e di conseguenza tra quarantena e lockdown è stato abbastanza complicato però il passaggio è stato sicuramente importante".

Sull'esordio in Nazionale: "Io mi ricordo che la sera prima mentre stavo per addormentarmi che pensavo che il giorno dopo avrei giocato contro la Germania e che fino all'anno prima giocavo in un campionato regionale quindi e il passaggio è abbastanza ampio e l'esordio è stato abbastanza da quel punto di vista traumatico, comunque giochi con una delle nazionali più forti del mondo e mi ricordo appunto di essere uscito nel tunnel e aver visto 12 tedeschi alti 1,90 e chiaramente ti fa abbastanza impressione poi la partita è finita 11-0 se non sbaglio ma anche giustamente per proporzioni tra i due Stati, però l'esordio rimane uno dei momenti più emozionanti".

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I commenti dopo la vittoria: "È pieno di pagine social soprattutto sudamericane noto e che seguono anche turchi. E sì mi ricordo di turchi che ci hanno scritto dopo la vittoria contro il Lichtenstein inaspettatamente, è qualcosa di clamoroso e hai veramente un riscontro social che è incredibile e appunto non solo da pagine perché comunque ci sono diverse pagine che forse hanno anche più di 100.000 follower sudamericane, argentine, anche dovuto al fatto che ci sono tanti sammarinesi in Argentina quindi quello aiuta il riscontro social. Dopo sia la prima vittoria con Lichtenstein che la seconda quando abbiamo vinto il girone è stato incredibile, non avevo mai visto una roba del genere, telefoni intasati appena siamo rientrati negli spogliatoi: è stato bellissimo, me lo ricordo ancora!".

Gibilterra e l'esperienza con il Sassuolo in Youth League: "È una sensazione che suscita un fascino particolare, proprio dall'alto vedere la separazione Europa-Africa è particolarissimo, sinceramente è uno di quei posti che bisogna vedere secondo me una volta nella vita perché proprio dà l'idea dà una sensazione proprio particolare. La Youth League ci ha dato un'altra grandissima opportunità e per il Sassuolo fare la Youth League è stato qualcosa di incredibile perché l'Europa qua si è vista con l'Europa League e con la Youth League e basta e pensare a quella che è la storia di questa società, che ha avuto una crescita incredibile negli ultimi 20 anni, arrivare a giocare in Europa anche se nelle giovanili era qualcosa probabilmente di molto difficile anche da pensare e la Youth League è stato veramente una grandissima esperienza perché dà la possibilità di confrontarsi comunque con calci diversi anche a chi non fa la nazionale magari e comunque vedere in quel caso posti particolari perché comunque Riga e la Lettonia in sé probabilmente non le avremmo mai visitate e dall'altro lato invece giocando col Betis abbiamo avuto la possibilità di confrontarci a livello di club contro un'altra squadra che viene da un altro campionato e da un livello molto molto alto".

Sui gol e la famiglia di atleti: "Io gol malissimo devo dire. Devo essere sincero veramente male, secondo me non faccio un gol in una partita ufficiale da 4-5 anni almeno. No sono messo veramente male. Non è gol quello che ho fatto io in Youth League nel senso che è chiaramente autogol del difensore. Speravo che almeno lo speaker dicesse che avessi fatto gol io almeno, e sentire che ha detto autogol ci sono rimasto un po' male quindi speravo almeno che dicesse il mio nome, ma va bene così. I miei genitori erano entrambi atleti in particolare mezzofondisti e entrambi erano in nazionale italiana di atletica e mia mamma ha avuto buoni risultati diciamo, mio babbo invece era un atleta di altissimo livello cioè parliamo comunque di un campione europeo negli 800 e fatto comunque quinto posto alle Olimpiadi a 23 anni tra l'altro quindi anche da quel punto di vista lì anche noi a livello fisico siamo molto simili a loro, infatti come tipo di giocatori entrambi abbiamo come caratteristica principale mi viene da dire quella che è la corsa e naturalmente abbiamo un motore che viene da quella cosa lì e anche in generale i nostri genitori hanno sempre cercato di inculcarci quella che è una mentalità da vincente e di lavorare sempre, costantemente lavorare per migliorare tutti i giorni e da quel punto di vista lì aver avuto due genitori che sono stati atleti ad alti livelli è stato veramente una grande mano".

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Sezione: Sassuolo Primavera / Data: Dom 23 marzo 2025 alle 13:34
Autore: Manuel Rizzo
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