Davide Possanzini, allenatore del Mantova con un trascorso anche nel Sassuolo da vice di Roberto De Zerbi, ha parlato in conferenza stampa a pochi giorni dalla sfida contro i neroverdi. Ecco quanto emerso, riportato da mantovauno.it: “Secondo me abbiamo un’unica possibilità, quella di fare una partita seguendo il nostro modo di giocare, come abbiamo sempre preparato le partite dall’inizio dell’anno e come facevamo l’anno scorso. Di fronte abbiamo quella che è forse la squadra più forte del campionato, anzi togliamo il forse. Abbiamo un’altra partita in cui possiamo confrontarci con una formazione veramente forte, quindi motivazioni in più di sicuro. Dobbiamo giocare cercando di fare la prestazione e per capire a che punto siamo e dove possiamo arrivare, sia dentro la partita che in campionato".

Partita da ex?
“La vivo bene, con molta tranquillità. Conosco bene quell’ambiente, ci sono stato tre anni e ho avuto modo di conoscere persone perbene, una società seria che lavora con lungimiranza, anche atipica per quello che è il panorama calcistico italiano. Anche lì ho assistito a una crescita esponenziale sotto tutti i punti di vista perché è stato fatto il centro sportivo e tante cose per crescere. Ripeto, ho conosciuto persone spettacolari, giocatori fortissimi, qualcuno c’è ancora e niente, è una giornata che sicuramente mi farà piacere vivere, incontrando tante persone che sono passate nel mio percorso e che mi porto nel cuore“.

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La crescita della squadra?
“Strada facendo io spero che la consapevolezza aumenti sempre di più rispetto alle prestazioni che facciamo. Poi è normale che crescere di consapevolezza di fronte a una bella prestazione ma a un risultato negativo o che non ti appaga pienamente è sempre più difficile, perché comunque il risultato certifica tutto questo. Ma non sempre il risultato è figlio delle prestazioni che fai, quindi dobbiamo essere consapevoli e lucidi nel valutare le cose. Sappiamo che abbiamo delle difficoltà, sappiamo che ne avremo, ma sappiamo che abbiamo anche tante cose positive. Se devo dirne una, possiamo contare su tutti i ragazzi e questa settimana secondo me è servita anche sotto quel punto di vista, perché con mercoledì abbiamo utilizzato tutti i giocatori della rosa, tutti hanno fatto almeno una partita da titolare. Questo mi riempie di orgoglio e fa capire che i ragazzi sono dentro al mondo Mantova, che sanno quello che rappresentano, la responsabilità che hanno. Vorrei che questa cosa la sentissero sempre, che non diventasse un peso ma un qualcosa che ci spinge a fare meglio perché possiamo contare su tutti“.

Sassuolo?
“Ho guardato attentamente non solo l’ultima partita ma anche tutte le altre, anche perché nonostante il fatto che ci debba giocare contro è una mia ex squadra e la guardo sempre con piacere, come dicevo prima ci sono giocatori fortissimi che seguo e mi a piacere che facciano bene. E’ una squadra forte, ovvio che adesso Fabio (Grosso, ndr) mi vorrà male ma dico che secondo me è la squadra più forte che c’è in Serie B. Una squadra che potrebbe giocarsela con tante squadre che militano in Serie A. Non voglio togliermi responsabilità e darle a Fabio, però è un dato di fatto. Poi è ovvio che le partite possono andare in ogni direzione perché il calcio è così. Ma sulla carta, anche se sulla carta non si fa niente, è una squadra veramente forte“.

Dove vi siete focalizzati?
"Sul collettivo di sicuro, perché ha un modo di giocare che mi piace, è una squadra molto propositiva, che fa molto possesso palla nella metà campo degli avversari, poi quando prende possesso della partita ti schiaccia perché ha molta qualità. È ovvio che questa qualità del collettivo è data da ogni qualità singola, i giocatori sono fortissimi e che hanno militato in Serie A. Sicuramente li rispettiamo tantissimo“. 

Formazione?
“Sicuramente cambierò rispetto a come siamo usciti dall’ultima partita anche a livello fisico, cercherò di valutare le caratteristiche della partita, le qualità dei giocatori avversari e cercherò di mettere la formazione migliore a fronte di tutto questo. Mi piacerebbe un giorno mettere le maglie in mezzo allo spogliatoio e dire: ‘decidetela voi la formazione’. Da questo punto di vista vedo qualcosa di atipico, tanta partecipazione da parte di tutti e tutti hanno ben chiaro cosa dobbiamo fare. A volte riesce meglio, a volte no, però questa è un’arma che abbiamo e che dobbiamo custodire con tanta, tanta cura“.

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Sezione: News / Data: Sab 02 novembre 2024 alle 10:41
Autore: Sarah G. Comotto
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