Il 2024 è ormai alle spalle, benvenuto 2025! Quando si chiude un anno si spera sempre che quello in arrivo sia migliore del precedente. Innanzitutto un grande augurio a tutti voi. Vi auguro di realizzare i vostri sogni cari neroverdi e soprattutto, che per me resta la cosa più importante, vi auguro tanta salute perché poi si può parlare di soldi, di belle cose, ma senza la salute non si va lontano. Parliamo però dell'argomento che più ci interessa e più ci sta a cuore, ovvero il Sassuolo. Il club neroverde ha vissuto un anno a due facce. Il 2024 è iniziato in maniera disastrosa e ha portato poi alla retrocessione in Serie B dopo 11 anni di Serie A.

Un bagno di umiltà forse non fa mai male, specie se dagli errori si impara. Certo, a pagare è stato solo il direttore sportivo Giovanni Rossi, che poi si è accasato a Marsiglia con l'ex neroverde Roberto De Zerbi, ma con l'arrivo di Francesco Palmieri, promosso dopo lo straordinario lavoro nel Settore Giovanile Sassuolo che ha vissuto probabilmente l'apice della sua storia con la vittoria dello Scudetto e la conquista della Supercoppa, c'è stata una ventata di aria nuova. Il Sassuolo dopo la retrocessione ha scelto di ripartire affidando la costruzione della sua nuova casa a Fabio Grosso, quel Fabio Grosso che, a proposito di sogni, ha realizzato probabilmente il più grande che esista a livello calcistico, ovvero ha segnato il rigore decisivo in una finale dei Mondiali con la nazionale, e non c'è persona che non smetta di ricordarglielo ma, d'altronde, ha scritto pagine indelebili che resteranno per sempre e ora spera di ripetersi alla guida del Sassuolo.

Non era facile ripartire dopo una retrocessione che ha fatto male e che è arrivata per diversi motivi. Ne abbiamo già parlato. Sono stati fatti errori a ogni livello: dalla dirigenza ai calciatori passando per gli allenatori che si sono succeduti, tutti hanno la loro fetta di colpa in un'annata che si è chiusa al penultimo posto. Da quelle ceneri però la fenice neroverde ha saputo ripartire e nella seconda parte di 2024 ha ritrovato la gioia di lottare per la maglia, di onorarla fino alla fine, che è quello che poi chiede ogni singolo tifoso ai propri beniamini.

Ecco, allora, visto che l'inizio di un nuovo anno è sempre tempo di buoni propositi, ma non quelli che cominciano lunedì e terminano il martedì e che riguardano la dieta, i 20 kg da perdere, la palestra, e tutte quelle cose che resteranno, appunto, solo buoni propositi da ritirare fuori a ogni anno nuovo. No, non possiamo che sperare e augurare che ogni tifoso veda quella maglia sudata, sporcata di sudore, in ogni singola partita, in ogni singolo allenamento, da parte di ogni singolo elemento che la indossa. Poi il risultato è solo la conseguenza. E ovviamente non possiamo che augurarci che, dopo un anno di purgatorio in Serie B, si torni a respirare l'aria del pAradiso...Buon 2025, neroverdi!

Sezione: Editoriali / Data: Mer 01 gennaio 2025 alle 12:34
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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