Anche ai migliori capita di sbagliare! Il Sassuolo è tornato in Serie A centrando la missione al primo colpo. Non era semplice, come hanno raccontato e stanno raccontando i protagonisti della splendida cavalcata neroverde, al netto dei discorsi e delle chiacchiere da bar. I neroverdi volevano dimostrare che quello dell'anno scorso era un incidente di percorso e così è stato. Vale per la squadra e vale anche per la dirigenza. La retrocessione dell'anno scorso ora può essere archiviata nel cassetto 'incidenti di percorso'. Ce ne sono tanti nella vita, anche in quella sportiva, ma ciò che conta è risalire. E il Sassuolo lo ha fatto pure in fretta.

Merito della proprietà, che non ha fatto mancare il suo apporto e anche in Serie B ha dato il suo importante contributo. Merito della società. Se Francesco Palmieri ha il merito di aver consegnato uno squadrone nelle mani di mister Grosso, a Giovanni Carnevali va il merito di aver saputo scegliere gli uomini migliori per la risalita e di aver avallato le loro scelte. Lo scorso anno abbiamo parlato di colpe da suddividere tra dirigenza, giocatori e allenatore. Quest'anno vale il contrario. Meriti da suddividere tra dirigenza, giocatori e allenatore con la società che ha avuto un ruolo di prim’ordine nella risalita immediata, con Carnevali in prima linea.

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Palmieri: "Sassuolo isola felice, promozione difficilissima. Berardi e il mercato: vi spiego"

Punti, vittorie e gol: tutti i record che può battere il Sassuolo in Serie B

Carnevali: "Lavoriamo già per la A. Vogliamo proseguire con Berardi e Grosso, ne parleremo"

Sembra passata un'eternità dalla contestazione della curva. Ora quei cori non ci sono più. Il dirigente si è beccato qualche coro fastidioso (sorvoliamo sul resto) dalla tifoseria 'nemica' Reggiana che lo ha indicato come il principale 'colpevole' della inversione delle curve ma la 'pace' (semmai di guerra scoppiata si potesse parlare) con una parte della tifoseria neroverde è tornata.

Giovanni Carnevali è uno dei migliori dirigenti in Italia e che in tanti invidiano al Sassuolo. Poi, come scritto anche all'inizio, anche i migliori possono sbagliare. L'importante è non perseverare. L'importante è andare avanti e rialzarsi. Anche i fallimenti, le sconfitte, si trasformano in opportunità. E il Sassuolo ha sfruttato la sua per fare piazza pulita, puntare su gente nuova, rinnovare alcuni ruoli dirigenziali e non, portare una ventata di aria fresca, con alla guida sempre lui, il deus ex machina neroverde, diventato a metà stagione (e per fortuna solo per pochi mesi) anche consigliere federale della Lega B. E anche la Lega A avrebbe bisogno di una figura ormai navigata e con una visione lungimirante come quella di Carnevali.

Ora al dirigente neroverde il compito di respingere le offerte allettanti che arriveranno al Sassuolo, per lui e anche per i gioielli da mettere in vetrina ma con il cartello appeso "guardare ma non toccare" e il compito di costruire una squadra all'altezza dei sogni neroverdi, onorando sempre la volontà del compianto patron Squinzi che oltre un decennio fa gli ha consegnato in mano le chiavi del Sassuolo e lui ha sempre ripagato quella fiducia al massimo. Al netto degli errori che tutti commettiamo. Perché, in fondo, siamo tutti umani.

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Sezione: News / Data: Mer 16 aprile 2025 alle 18:00
Autore: Antonio Parrotto
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