"LOL, chi tifa è fuori!". Due settimane che hanno preceduto Sassuolo-Reggiana e che - diciamocela tutta come piace fare a noi - hanno scartavetrato gli zebedei (che bello scrivere zebedei) con la storia dello stadio e della mancata inversione delle curve e che si sono concluse nel peggiore dei modi dal punto di vista del tifo con le due tifoserie organizzate che hanno deciso di boicottare la gara, con degli striscioni inqualificabili ai danni dell'a.d. Giovanni Carnevali (ancora solidarietà al direttore neroverde). A che pro? Nel nome degli ideali e della mentalità ultras. "Capire tu non puoi" cantava qualcuno che ha fatto la storia della musica e forse è vero. Andrò controcorrente ma capisco il gesto degli ultras neroverdi anche se non lo condivido e ora rischia di creare una spaccatura che potrebbe solo far male, dopo la bella unione creata in questa stagione in curva e che ha fatto bene all'ambiente e alla squadra. Legittima la protesta di quelli granata, così come è stata legittima la scelta del Sassuolo, l'ho già detto e su questo non cambio idea.

Ve lo racconto per farvi fare (spero) una risata ma a me è capitata più o meno la stessa cosa con i giornalisti reggiani che si sono fregati il 'mio' posto in tribuna stampa, in 'tribuna stampa nord'. Era il loro posto nelle gare di casa e ne hanno preso possesso. Peccato che in casa giocasse il Sassuolo (vi ricorda qualcosa?). Avrei potuto protestare con la giunta degli steward riunita in via eccezionale per l'occasione per farmi dare quello che a tutti gli effetti era il mio posto perché ieri in tribuna stampa ci è stato chiesto di rispettare il posto con tanto di numerino assegnato e io avevo il 31. Sarei potuto rimanere fuori per protesta, poi ho deciso di seguire la partita perché sì, c'è stata anche una partita, e di sedermi in 'tribuna stampa sud', al 15, senza problemi, senza andare a rompere le scatole per il posto (giuro, è tutto vero).

Quello che non mi è piaciuto in tutto questo è stato il vittimismo, quello che Bret Easton Ellis chiama "cultura del siamo-tutti-vittime" e che è una piaga che ha colpito la nostra era. Andare a cercare davvero la qualunque per sentirsi attaccati dai neroverdi l'ho trovato alquanto stucchevole. Fra un po' da quelle parti daranno la colpa a Carnevali anche se Trump decide di invadere la Groenlandia! Lamentarsi anche dell'iniziativa di Generazione S con l'invito del Sassuolo alle scuole calcio della provincia reggiana per assistere alla partita (cosa che avviene in ogni gara) con l'invito a tifare Sassuolo e di conseguenza a non portare materiale dell'altra squadra come è giusto che sia perché i tifosi del Sassuolo sono civili, lo dimostrano in ogni occasione, ma l'invito del Sassuolo è rivolto ai bambini e agli accompagnatori per sostenere i neroverdi, con prezzo scontato. Si può andare nella curva della Reggiana con la sciarpa del Sassuolo? Si può andare nella curva della Samp con la sciarpa del Sassuolo? Si può andare nella curva del Pisa con la sciarpa del Sassuolo?

Come dicevo, sì, c'è stata una partita. E il rammarico principale devono averlo gli ultras reggiani che hanno deciso di rimanere fuori a tifare. Immaginate cosa sarebbe potuto succedere con la Regia avanti per 1-0 dopo 3 minuti e con la spinta comunque di una tifoseria alle spalle della squadra? La Reggiana invece, a differenza della gara di andata dove ha lottato arcigna su ogni pallone, si è sciolta come neve al sole sotto i colpi dell'attacco neroverde che in meno di 40 minuti ha poi chiuso la pratica, ringraziando anche per lo 'schiaffo' iniziale preso che è servito per svegliare la squadra dal torpore.

Sul campo non c'è stata storia. Vittoria netta e meritata con il Sassuolo che ha poi controllato il gioco, i ritmi e le energie nel secondo tempo, senza infierire su un avversario ormai a terra. Una vittoria che ha proiettato la formazione di mister Grosso a un +17 sullo Spezia a 7 giornate dal termine del campionato. I calcoli sono facili anche per chi non ha scelto la matematica come mestiere: se lo Spezia non farà i 3 punti nel prossimo turno con la Samp e il Sassuolo vincerà al Palermo contro l'ex Dionisi allora sarà già festa promozione in Serie A! Senza ansie, senza fretta, ma il ritorno in A non è mai stato così vicino...

Sezione: Editoriali / Data: Dom 30 marzo 2025 alle 16:52
Autore: Antonio Parrotto
vedi letture
Print