Datemi un Espresso Macchiato por favore! La presenza di Olly, fresco vincitore di Sanremo, allo stadio Luigi Ferraris di Genova ha reso l'atmosfera elettrizzante ma solo nel pre-partita. Decibel altissimi a Marassi (davvero complimenti ai tifosi della Samp, sembrava di essere sotto cassa in un party) e mentre l'Italia tutta si interroga sulla presenza o meno di Olly all'Eurovision (pare che rifiuterà), il Codacons, forse annoiato per questo 0-0 tra Sampdoria e Sassuolo non ha niente di meglio da fare che chiedere l'esclusione di questo capolavoro estone di Tommy Cash dall'Eurovision e spero che dopo aver letto questo pezzo non mi prenda di mira come ha fatto in passato con Fedez (non ho la Codacons di paglia, tranquilli).

Per chi non lo sapesse, Espresso macchiato è la canzone di Tommy Cash con cui l'Estonia gareggerà al prossimo Eurovision Song Contest. E no, signori miei. Non siamo mica tutti permalosi come Rocco Hunt! Non possiamo pretendere di giocare sugli stereotipi degli altri e poi prendercela quando gli altri ci prendono in giro per spaghetti, pizza, espresso macchiato. E calcio. Forse è meglio continuare a parlare di Tommy Cash, Olly o dei filorussi che stasera arriveranno a Sassuolo per la proiezione del documentario "Maidan-La strada per la guerra", che soffermarsi sullo scialbo 0-0 di ieri tra Sampdoria e Sassuolo, che ha davvero ben poco di memorabile. Una partita che non resterà negli annali. Una partita poco divertente, animata da Pairetto con 8 cartellini gialli, giocata con tanta intensità e tanta garra. Da una parte e dall'altra. Lo sottolineo perché spesso il Sassuolo ha faticato a togliersi il vestito di gala per mettersi la mimetica, ieri invece lo ha fatto, scendendo in campo su un pessimo terreno di gioco che sicuramente non ha favorito la manovra neroverde, ma almeno la prestazione dal punto di vista caratteriale c'è stata.

È mancato il guizzo. Nemmeno con il 4-2-3-1 sperimentato da Grosso per la seconda volta nel giro di un mese dopo la prova nefasta di La Spezia (sarà la mia Liguria a ispirarlo?) con l'inserimento di Verdi alle spalle delle punte e due mediani (Obiang-Boloca) a fare da diga in mezzo e pronti a chiudere sui due trequarti doriani Oudin e Sibilli è servito ad aumentare lo spettacolo. Poca precisione in avanti perché qualche contropiede tra primo e secondo tempo c'è stato ma le polveri degli attaccanti neroverdi erano bagnate. Forse leggermente spruzzate dall'Espresso Macchiato.

"No stresso, no stresso, don't need to be depresso". Difficile non esserlo dopo una gara come quella di ieri. La sensazione è che alla fine il pari andasse bene alle due squadre e che a un certo punto si siano accontentate. Il Sassuolo nel finale, quando la Samp (che a detta dei colleghi doriani poche volte ha giocato così) è calata, ha provato con gli innesti di Pierini e Pieragnolo a creare qualche grattacapo in più alla difesa ma i guantoni dell'ex Cragno sono rimasti bianchi e immacolati come a inizio partita. Non che dall'altra parte quelli di Moldovan si siano sporcati di più ma dalla capolista che era rimasta a secco solo con lo Spezia e che ha il migliore attacco ci si attendeva qualcosa di più.

La trasferta di Genova però lascia comunque qualcosa di positivo come la focaccia mangiata al Ferraris e che non ho potuto inzuppare nell'Espresso Macchiato, il quarto clean sheet consecutivo, il ritorno di Filippo Romagna (il migliore in campo), il quarto risultato utile consecutivo e comunque vadano le gare di Pisa e Spezia ancora altri jolly da giocare per i neroverdi che ora dovranno concentrarsi sulla prossima gara con il Pisa provando a giocare con la stessa attenzione e concentrazione ma con un pizzico di coraggio in più, anche perché il compito non è ancora finito. "Life is like spaghetti, it's hard until you make it. Espresso macchiato por favore".

Espresso Macchiato
Sezione: Editoriali / Data: Sab 22 febbraio 2025 alle 14:01
Autore: Antonio Parrotto
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