Mandelli: "Col Sassuolo non c'è rivalità storica ma ora c'è rivalità. Il discorso A per loro è chiuso"

Tutto pronto in casa Modena per il derby contro il Sassuolo. Paolo Mandelli, ex neroverde e ora prima guida tecnica dei gialloblù, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro il Sassuolo capolista. Ecco le sue parole riprese da Parlandodisport: "Le ultime due partite sono state di sostanza, prima avevamo fatto un punto in tre partite, ma prima ancora abbiamo fatto tanti risultati utili consecutive con belle prestazioni. Quando sono arrivato eravamo penultimi in classifica e poi abbiamo avuto la forza di risalire per merito dei ragazzi".

Continuità?
"Per toglierci dal penultimo posto abbiamo fatto tanti risultati utili consecutivi poi con un punto in tre partite quelle gare ci hanno un po’ tagliato le gambe, ma eravamo arrivati a un passo dai playoff".

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Sassuolo?
Faccio loro tanti complimenti perché hanno concretizzato sul campo la superiorità a livello di organico e non era scontato: sappiamo quanto la Serie B sia complicata. Io devo ringraziare il Sassuolo perché sono stato lì 15 anni e quando ho smesso di giocare mi hanno permesso di intraprendere questo mestiere e togliermi qualche soddisfazione. Non c’è una rivalità storica e sono società amiche, ma quando si è vicini di casa e gli obiettivi cominciano a collidere la rivalità c’è: ci teniamo a fare bene. Ci sarà tanta gente, cercheremo di opporre la maggior resistenza possibile. Il Sassuolo verrà qua e non ha timore di non andare in Serie A. In quelle situazioni può venire un po’ di fretta di raggiungere l’obiettivo". 

Esterni?
"In quel ruolo c’è anche Ponsi e siamo contenti di avere ritrovato Di Pardo anche se non è ancora al 100% e non abbiamo potuto dosarlo".

Condizioni squadra?
"Dellavalle è ancora fuori e Caldara non è al 100%: Magnino ha dimostrato di essere intelligente e di sapersi adattare, siamo contenti di quello che sta facendo in difesa. Ponsi e Pergreffi si avvicinano al rientro, soprattutto Fabio. Abbiamo avuto una settimana un po’ travagliata dopo essere usciti stremati dal match di Pisa. Qualcuno non si è allenato completamente, ma sono tutti a disposizione".

Braglia soldout?
"Per noi è un motivo di orgoglio se viene tanta gente, vuol dire che si sta facendo qualcosa di buono. Sappiamo che il Braglia può diventare un fattore: ci può dare sicuramente una mano".

Sosta?
"La squadra stava facendo un percorso non semplice per uscire dalla zona calda dove eravamo a inizio stagione. Poi abbiamo pagato il fatto di non essere riusciti ad agganciarci ai playoff, però poi abbiamo avuto la forza di riprenderci e fare due belle partite. Momenti di difficoltà in una stagione capitano a tutti, la differenza è che questi momenti devono servire a diventare ancora più forti".

Gliozzi?
"I suoi meriti sono stati di essere sempre mentalizzato e di avere voglia di essere protagonista qui. Si vede dai dettagli, come il fatto di arrivare presto all’allenamento e andare via tardi. Voleva dare qualcosa di più al Modena e poi servono i tempi giusti perché intenzioni e realtà si possano incontrare".

Palumbo?
"Credo che Antonio sia molto concentrato su se stesso e su quello che ha intenzione di fare. Vuole fare un gran finale di stagione e il resto è tutto relativo. Siamo concentrati solo su di noi e sulla nostra prestazione, senza farci condizionare troppo”.

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