"On due tre qua. Shom scià scià, kakà go ta tikita tikita tikita tikita tikita, gion kakà go pa cià e bom takatà tikibom takatà tabom ah hey hey hey scià kabom tikita tikibum kakà go ah a camera a camera a camera". Non è uzbeko, non è ostrogo. E lo ridico un'altra volta, anche se qualcuno inizia a pensarlo seriamente e ne avrebbe anche delle buone ragioni, non sono impazzito. Virale il balletto di Gaia ma soprattutto la coreografia di Carlos Diaz Gandia e le sue 'istruzioni' durante le prove del video. Un balletto che torna utile per festeggiare l'1-0 con cui il Sassuolo ha battuto il Pisa. Quinto clean sheet consecutivo, primo big match vinto e ipoteca sulla Serie A con 14 punti di vantaggio sulla terza a 10 giornate dalla fine. Niente dazi da pagare stavolta negli scontri diretti per il dispiacere di Donald...

È stata una bella partita tra due squadre che hanno onorato il loro campionato e le loro posizioni di vertice. "Chiamo io o chiami tu?". Ha chiamato Grosso, Inzaghi non ha risposto. O forse ha risposto in una maniera difficile da comprendere perché onestamente ogni tanto i fratelli Inzaghi anziché lamentarsi (tiro in ballo anche Simone perché sembra una questione di famiglia) anziché tirare sempre e solo acqua al proprio mulino potrebbero essere più corretti e riconoscere i meriti agli avversari. Eppure non sarebbe tanto difficile da capire ma d'altronde nel mondo c'è ancora chi non ha capito la differenza tra Zelensky, Zielinski e Zalewski e forse chiediamo troppo.

Il Pisa avrebbe rubato niente se avesse pareggiato nel secondo tempo? No. Il Sassuolo avrebbe rubato niente se avesse chiuso il primo tempo almeno sul 2-0? No. Grandissimo primo tempo dei neroverdi, forse il migliore della stagione per carattere, intensità, atteggiamento. L'1-0 sta stretto ai neroverdi e caro Inzaghi, dire che Semper non ha fatto una parata è fare una grande figura di m****, come Trump che fa il bulletto insieme ai suoi leccaculo davanti a Zelensky in mondovisione. Per restare in tema, nel primo tempo è stato il Sassuolo a dare le carte. Semper ha parato su Mazzitelli, Angori ha parato al posto di Semper su Berardi, Doig ha ciabattato tutto solo in area di rigore. Sono già tre nitide occasioni. Più il gol. Il palo non si conteggia perché c'era fuorigioco. E allora, ogni tanto bisognerebbe riconoscere anche i meriti all'avversario. Cosa che qui facciamo sempre perché a un grande primo tempo è corrisposto un secondo tempo diverso dei neroverdi che si sono abbassati e hanno rischiato di capitolare in ben tre occasioni ma Moldovan, Toljan e la traversa hanno impedito al pallone di entrare.

Menzione d'onore per Luca Moro, più volte bistrattato, ma autore di una grandissima partita che va al di là del gol. Personalmente non l'avrei tolto al 67' ma Grosso su questo aspetto ragiona un po' come Inzaghi, Simone. Cambi sistematici verso la prima ora di gioco e il primo a uscire è spesso e volentieri il centravanti a cui chiede un gran lavoro. Con l'uscita dell'ex Spezia e l'ingresso di Mulattieri la squadra si è abbassata e soprattutto ha faticato a ripartire perché il Mula non è riuscito a fare lo stesso lavoro di Luca.

Ma alla fine si è capito poi quanti ne sono arrivati da Pisa? Ogni giorno aumentavano le stime sui pisani in arrivo, sembrava di assistere a Italia-Inghilterra 20-0 di Fantozzi dove anche Zoff - si disse - fece gol di testa su calcio d'angolo. Scherzi a parte. Onore a loro che ricorderanno per sempre questa 'invasione' storica. I neroverdi ricorderanno quello che più conta: l'1-0 finale. E ora tutti a festeggiare. La coreografia ce l'abbiamo già "On due tre qua. Shom scià scià, kakà go ta tikita tikita tikita tikita tikita, gion kakà go pa cià e bom takatà tikibom takatà tabom ah hey hey hey scià kabom tikita tikibum kakà go ah a camera a camera a camera".

Sezione: Editoriali / Data: Dom 02 marzo 2025 alle 14:58
Autore: Antonio Parrotto
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