Giacomo Raspadori ha parlato oggi in conferenza stampa a due giorni dalla sfida Spagna-Italia, gara valida per la seconda giornata della fase a gironi di Euro 2024. L'attaccante del Napoli con un trascorso al Sassuolo ha parlato anche del suo periodo in neroverde e dell'arrivo in prima squadra con Roberto De Zerbi in panchina.

Siete tre attaccanti: come ti stai giocando il 33% di possibilità di giocare?
"Al massimo - riporta TMW - come tutti i giocatori che sono qui. Il nostro obiettivo è cercare di mettere in difficoltà il mister nelle scelte allenandoci al meglio. Ognuno si allena al massimo e vuole la sua occasione".

Cosa fai nel tempo libero? Frattesi ieri diceva che quello del numero 9 è un po' un falso mito: serve per forza un Osimhen per vincere?
"È giusto concentrarsi sul far gruppo, anche io sono concentrato su quello e stiamo trascorrendo davvero dei bei momenti insieme. Stiamo bene insieme, vogliamo essere uniti e in questo momento niente studio, sono totalmente focalizzato sull'Europeo. Sul centravanti di struttura, non credo sia un requisito fondamentale anche se a volte può essere un valore aggiunto per giocare qualche palla più alta, qualche cross, ma credo che in un contesto di gioco organizzato si possa benissimo avere un attaccante che si tira fuori per liberare gli spazi".

Sei in Nazionale da tre anni ma da un po' di tempo non sei titolare. Colpa degli stranieri? Inizi un po' a scalpitare?
"Sono un ragazzo ambizioso, voglio ritagliarmi quanto più spazio è possibile e a 24 anni non posso più considerarmi un giovane. Il mio obiettivo è avere più continuità, ciò che cercherò di fare è lavorare per avere più continuità. È il mio principale obiettivo".

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Quanto ti senti cresciuto rispetto all'ultimo Europeo? Come ti senti? Come hai ritrovato Spalletti?
"Sono molto più maturo, quella per me fu la prima convocazione. Fu una cosa inaspettata, anche se pure essere qui oggi non è scontato, è grande motivo di orgoglio. Spalletti è sempre lui, la carica te la trasmette in ogni istante sia dal punto di vista motivazionale che tattico. Il tempo a disposizione è meno, quindi cerca di imprimere il suo credo in maniera più concentrata. L'obiettivo principale è avere una identità che ognuno dei 26 giocatori sia in grado di riconoscere così da portarla in campo"

C'è un problema di cultura dei giovani? A Napoli passerai da un ct a un ex ct: hai già sentito Conte?
"È una problematica che va avanti da un po' di tempo. In Italia a 24 anni un calciatore è considerato giovane, poi magari all'estero hanno già 150-200 partite da titolare. Io pure essendo un giocatore italiano non mi reputo giovane, spero questa mentalità possa cambiare. Nel mio percorso ho avuto la fortuna di incontrare il Sassuolo e De Zerbi che mi hanno dato la possibilità di giocare e sbagliare, questo mi ha portato a essere qui oggi con una certa consapevolezza. Spero che i ragazzi di oggi possano avere più occasioni. Mi sono già sentito con Conte, ci siamo conosciuti, ma ora siamo qui focalizzati in quello che è il sogno di ogni ragazzi".

Hai detto che sei ambizioso e vuoi ritagliarti il tuo spazio. Pensi di poterlo fare a Napoli o pensi di andare altrove?
"Il mio obiettivo è quello, voglio vivere un'annata da protagonista, avere continuità. Non siamo ancora entrati in discorsi, ancora è presto e non ho ancora conosciuto di persona Conte. È troppo presto per parlarne e non siamo nemmeno nella sede opportuna".

Fai qualche riflessione sul futuro? L'esser poco utilizzato ha un responsabile?
"Non ci sono colpe. La mancanza di continuità può portare a essere meno pronto rispetto a chi ha avuto più continuità, meno brillantezza. Ma per come sono fatto io non credo di aver perso qualcosa anche se non ho avuto la continuità sperata. So di essere al 100%".

Ti senti in questo momento sottostimato?
"Sottostimato assolutamente no, sono all'interno di un gruppo di giocatori fortissimi e mi sto giocando un Europeo. Sicuramente non ho avuto nell'ultimo anno la continuità che mi avrebbe portato più benefici anche a livello di numeri, ma sottostimato no. È chiaro che non c'è da mollare mai e da costruirsi l'occasione ogni giorno, questo è ciò che mi ha sempre un po' contraddistinto cercando di farmi trovare pronto".

Sezione: News / Data: Mar 18 giugno 2024 alle 14:57
Autore: Manuel Rizzo
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