"Penso a cosa mi direbbe in questo momento il dottor Squinzi. Mi metterebbe una mano sulla spalla e pronuncerebbe la sua frase preferita: 'Mai smettere di pedalare'. Sapeva infondere ottimismo": comincia così l'intervista di Giovanni Carnevali, amministratore delegato dei neroverdi alla Gazzetta dello Sport. Dopo lo sfogo post-partita a Salerno, il dirigente del Sassuolo ha parlato dei problemi di questa annata: "Abbiamo commesso tanti errori, io per primo. E poi ogni componente della società fino ai giocatori. Gli errori ci stanno, fanno parte del lavoro. La Serie A è un campionato difficile. In tutti questi anni abbiamo costruito qualcosa di speciale. Una stagione complicata può capitare e vale anche per società più prestigiose della nostra".

A metà pomeriggio nell’ufficio di Carnevali entra tanta luce, quasi a voler illuminare il tunnel in cui è finito il Sassuolo. Lo scenario ideale per parlare a lungo. Carnevali, è opinione diffusa che, non avendo vinto nemmeno con la Salernitana, il Sassuolo sia spacciato. Come confuta?
"Le chance sono diminuite, ma ci sono ancora. Nonostante gli errori e i risultati negativi c’è la consapevolezza dei nostri mezzi. Crediamo nella salvezza nel modo più assoluto: vorrei giocare io per l’energia che ho. Ci occorrerebbe una vittoria importante per sbloccarci e aiutarci a toglierci qualche paura. L’ottimismo fa parte di me, non solo del mio ruolo, ma non è di facciata: questa squadra può fare molto di più, ne sono convinto".

Di arbitri voi non parlate mai. Dopo Salerno,però, lei l’ha fatto anche se con pacatezza. Cosa si aspetta dalla categoria arbitrale negli ultimi turni?
"Noi non ci siamo mai lamentati perché non fa parte del nostro modo di essere. Siamo vicini al sistema arbitrale. Però a Salerno, e non solo, c’è stato un errore evidente. Agli arbitri chiedo attenzione massima, ma non solo nei confronti del Sassuolo: per tutti. Certi errori sono determinanti e possono costare caro".

Per adesso con Ballardini la svolta non è arrivata. Il problema più grande è nella testa dei giocatori?
"Quella è una componente importante, anche se non l’unica. Ecco perché un risultato positivo può cambiare tutto dando spinta, energia, fiducia. Ballardini sta incidendo, anche se i risultati non lo premiano. Ha capito in fretta cos’è il Sassuolo".

Il gol del 2-2 della Salernitana è stato il momento più brutto da quando lei è al Sassuolo?
"Di sicuro è uno dei momenti in cui mi sono arrabbiato di più: per l’errore arbitrale decisivo, ma anche per la nostra gestione della gara che andava chiusa prima".

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La classifica a lungo andare non mente. È così debole questo Sassuolo?
"No, vale di più. E con Berardi la situazione sarebbe diversa. Purtroppo in questa stagione Mimmo c’è stato molto poco. Però, se la classifica è questa, dobbiamo farci un esame di coscienza e dividerci le colpe. Dobbiamo salvarci con il nostro stile di gioco, ma anche con altre armi: grinta, carattere, sacrificio".

Se potesse riprendere per le ultime giornate uno solo dei giocatori che ha ceduto, quale sceglierebbe?
"Frattesi: lo adoro. Ha uno spirito pazzesco, ci manca tantissimo, più di tutti sul campo e fuori".

Un manager programma sempre. Lei ha già pensato a come ripartirebbe dalla B o è un’eventualità che proprio rifiuta?
"Non ci ho mai riflettuto. Noi siamo sempre stati abituati a programmare, per la prima volta non siamo in grado di farlo. E questo mi dispiace. Ma alla B adesso non voglio proprio pensare".

Sezione: News / Data: Mer 10 aprile 2024 alle 10:31
Autore: Manuel Rizzo
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