Una delle domande ricorrenti dell'ultimo periodo che i tifosi ci hanno rivolto è stata: ma la squadra è con Dionisi? Il Sassuolo sta facendo fatica ed è al 15esimo posto della Serie A. Dopo un avvio stentato con 3 sconfitte nelle prime 4, i neroverdi sembravano aver ripreso il cammino con le vittorie prestigiose e indelebili contro Juventus e Inter. Ma se Cristo si è fermato a Eboli, il Sassuolo si è fermato a San Siro (e speriamo che non si fermi...a Empoli).

I neroverdi nelle ultime 6, dopo il successo con l'Inter, hanno racimolato solo 3 punti. Eppure il calendario sembrava dare una mano alla risalita della classifica. Monza, Lecce, Lazio, Bologna, Torino e Frosinone sembravano sfide difficili ma non tutte insormontabili e il Sassuolo orfano di Matheus Henrique (eccezion fatta per la gara con i brianzoli) ha segnato solo 5 gol (4 con i centrocampisti e uno con Berardi su rigore) e soprattutto ha spesso e volentieri sbagliato gara o approccio (vedi Lazio, Torino e Frosinone).

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Un Sassuolo dai due volti che non riesce a decidere quale maschera togliere e quale indossare. Un Sassuolo che ha 12 punti dopo 12 giornate (la media è semplice) e che ha 3 punti di margine sulla zona calda. Ma la squadra è con Dionisi? La risposta è arrivata proprio nell'ultima sfida pareggiata per 2-2 con la Salernitana: una squadra che non è con l'allenatore non tira fuori quel tipo di prestazione che si è vista dopo la prima mezz'ora. Il problema, come abbiamo anche sottolineato con Dionisi in conferenza, è proprio quella prima mezz'ora perché una squadra che è reduce da una bruttissima prestazione come quella contro il Torino non può entrare in campo in quel modo e avrebbe dovuto sbranare l'avversario. Poi si può nascondere la polvere sotto al tappeto ma a cosa serve?

Al netto però di quei primi 30 minuti in cui il Sassuolo ha faticato anche contro l'ultima in classifica che non ha mai vinto quest'anno, bisogna sottolineare lo sforzo e la reazione dei neroverdi per non perderla. Avrebbero meritata di vincerla, va riconosciuto, con un Ochoa monumentale e due pali colpiti da Pinamonti e Mulattieri che testimoniano anche il momento poco fortunato degli attaccanti (ultimo gol su azione il 27 settembre, quello di Berardi con l'Inter).

Ecco, in casa Sassuolo con quella reazione c'è stato un premierato: la squadra ha votato e lo ha dichiarato apertamente, è con l'allenatore. Ora però deve alzare l'asticella perché dopo la sosta c'è l'Empoli. Inutile star qui a sottolineare l'importanza della sfida del Castellani in programma il prossimo 26 novembre (saranno passati 2 mesi dall'ultima vittoria). Ma intanto la squadra si è espressa.

Sezione: News / Data: Lun 13 novembre 2023 alle 12:00
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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