Dopo Filippo Romagna e Andrea Ghion anche Edoardo Pieragnolo si racconta ai canali ufficiali del club a passeggio per il centro di Sassuolo, questa volta nel Piazzale delle Rosa, teatro dell’evento simbolo di ogni inizio di stagione neroverde. Il terzino neroverde, all’ombra del Palazzo Ducale, ha ripercorso i suoi passi nel mondo del calcio. Ecco le sue parole trascritte per voi da SassuoloNews.net: "L'estate del 2018 è stata una un'estate molto importante per me, è arrivata la chiamata del Sassuolo. Io al tempo giocavo al Padova, ho fatto 6 anni nelle giovanili del Padova ed è stata una chiamata molto inaspettata. Ero in vacanza con i miei genitori in Grecia, devo dire che è stata una soddisfazione enorme sia per me che per la mia famiglia venire qui".

Come sono stati gli inizi?
"È stato alquanto complicato nel senso che i primi mesi ovviamente non li ho vissuti al meglio e li ho passati principalmente a piangere, poi devo dire che con l'aiuto dei miei genitori, questo periodo è passato molto in fretta".

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Che rapporto hai con la tua famiglia?
"Il rapporto con la mia famiglia è fatto di amore incondizionato. Mi sostengono sempre, partita dopo partita, giorno dopo giorno. Ci sentiamo tutti i giorni, tutte le serie facciamo le videochiamate, insomma il merito va sicuramente anche a loro".

Cosa rappresenta per te il Settore Giovanile Sassuolo?
"Il settore giovanile del Sassuolo per me rappresenta tanta crescita. Ho avuto dei mister molto molto competenti, sono stati 5 anni di giovanili molto molto importanti tra Under 16, 17, 18 e Primavera. Ho fatto più di 100 partite nel settore giovanile con annessi, gol, assist e il merito di questo traguardo va anche ai miste".

Qual è il ricordo più importante da quando sei a Sassuolo?
"Il gol contro la Juventus nell' 1-1 che poi ci ha permesso di passare alle semifinali contro il Lecce. Sicuramente questo è un ricordo che porterò per sempre con me. Quell'anno lì abbiamo fatto anche la storia del Sassuolo giovanile, dove siamo arrivati alle finali per la prima volta ed è stato un momento unico".

Cosa rappresenta per te il rinnovo?
"Il rinnovo del contratto fino al 2029 è un segno di di fiducia estrema nei confronti di tutta la società. Intanto ci tengo a ringraziare il mister, il direttore e tutta la proprietà. Questo è un traguardo unico che mi permetterà di crescere tanto e di dimostrare".

Cosa rappresenta per te Sassuolo?
"Sassuolo in questo momento è casa, è sempre stata casa, è un contesto che io consiglio a tutti i giovani e tutti i miei coetanei. Qui si ha la possibilità di crescere tanto, di imparare tanto, questa è la piazza ideale per ogni giovane".

Qual è l'episodio che ti porti dentro con la Reggiana?
"L'episodio che mi porto dentro talmente tanto con la Reggiana è stato il gol contro il Venezia sul 3-2: vincere con con un gol mio mi ha fatto sentire importante e devo dire che non me lo sarei neanche mai aspettato di fare un gol simile, perché secondo me ho fatto un bel gol".

E il ritorno in neroverde com'è avvenuto?
"Agli inizi di giugno di quest'anno, Max il team manager mi ha aggiunto al gruppo della prima squadra e già lì insomma un sospiro di sollievo l'ho tirato, quindi già lì per me era una grandissima vittoria. Ho avuto un infortunio in ritiro che mi ha ostacolato, sono rimasto fuori un mesetto e mezzo e lì insomma non è stato molto semplice nel senso che il ritiro è un periodo dell'anno in cui devi dimostrare che ci puoi stare all'interno della squadra, poi però devo dire che mi ha dato una grandissima mano anche Andrea, per recuperare dall'infortunio, per mettermi al meglio, poi quando sono rientrato in campo ci ho messo il mio e ho provato a dimostrare al mister che io in questa squadra potevo starci".

Com'è giocare con Berardi?
"Berardi oltre a essere veramente veramente fortissimo, come persona è veramente squisita, nel senso che quando sono sceso dal ritiro abbiamo fatto il recupero infortuni insieme e devo dire che anche con le sue parole mi ha dato una grandissima mano per rientrare in squadra. Col Mantova quando Domenico ha battuto il rigore in realtà io ero al 100% sicuro che lo segnasse quindi ero abbastanza tranquillo, poi quando ha segnato è stata un'emozione grandissima per tutti quanti. Lui veniva da un infortunio molto grave che l'ha tenuto fuori dai campi per tantissimo tempo, lì per lì mi è venuto da baciarlo sulla testa. Insomma è un gol che si merita tantissimo, lui si merita veramente tanto soprattutto anche per la persona che è".

La concorrenza con Doig?
"La concorrenza con Doig inizialmente non l'ho vissuta benissimo. Io son sempre stato abituato a giocare sempre, ho fatto pochissima panchina ma la concorrenza con Doig mi sta dando una grandissima forza e consapevolezza dei miei mezzi. Devo dire che lui è un gran giocatore, c'è tantissimo da imparare ed è da inizio anno che lo guardo con continuità per quello che fa e per l'uomo che è".

Com'è lavorare con Grosso?
"Gli allenamenti sono ad altissima intensità, ognuno sta cercando di migliorare i propri difetti e questo fa sì che il mister abbia anche la voglia di farci imparare e di costruire una squadra per poi portarla nella categoria superiore. Il mister devo dire che è una persona molto per bene, personalmente mi viene a parlare spesso, parliamo del più e del meno, del campo e mi sta dando fiducia, mi sta insegnando moltissimo e quindi di questo devo solo che ringraziarlo. Mister Grosso è stato un campione e questo non sono io a dirlo ma sono i fatti e lui tra l'altro è del mio stesso ruolo, mi sta insegnando tantissimo, soprattutto in fase difensiva. L'anno scorso giocavo a cinque, quest'anno noi giochiamo a quattro e devo dire che mi sta insegnando veramente veramente tanto".

Quanto aiuta avere una fidanzata nel mondo del calcio?
"Avere una fidanzata nel mondo del calcio per quanto mi riguarda aiuta tantissimo. A me personalmente dà una stabilità emotiva enorme, sia dentro, in campo, che al di fuori del campo. A lei devo tanto in questo momento, mi sta dando una grandissima mano. Parliamo spesso dei problemi che abbiamo. La cosa che mi dice spesso è quella di non mollare mai. Tante volte si hanno pensieri negativi in abbondanza e devo dire che lei in questo momento, da 2 anni a questa parte, mi sta una grandissima mano".

Quali sono le differenze tra Veneto ed Emilia Romagna?
"Rispetto al Veneto l'Emilia Romagna è molto più nebbiosa, nel senso che è molto molto più cupa, però devo dire che si mangia divinamente, soprattutto il gnocco fritto e le tigelle, che è diventato il mio piatto preferito".

Un messaggio per i tifosi del Sassuolo?
"I tifosi del Sassuolo vanno canno ringraziati tantissimo. Sono pochi ma si fanno rispettare enormemente e per questo va dato merito anche a loro. La cosa che mi fa più piacere e vedo che piano piano stiamo sempre più aumentando e in campo noi sentiamo la loro carica".

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Pieragnolo
Sezione: News / Data: Mer 13 novembre 2024 alle 19:52
Autore: Manuel Rizzo
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