Il Sassuolo Calcio scenderà in campo venerdì alle ore 18.30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia per affrontare il Verona di Marco Baroni nel match della 3ª giornata di Serie A. Un altro match importante con i neroverdi che vogliono far punti dopo le sconfitte contro Atalanta e Napoli nelle prime due giornate. E Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, proverà a riscrivere la storia ma non sarà impresa 'semplice' con gli scaligeri, a punteggio pieno dopo le prime 2 partite. Tra poco Alessio Dionisi terrà la conferenza stampa di vigilia nella sala stampa del Mapei Football Center e risponderà alle domande dei giornalisti presenti, compreso il nostro inviato.

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I neroverdi cercano conferme e sperano di migliorare il tredicesimo posto e i 46 punti conquistati nella passata stagione. Potete seguire le dichiarazioni su questa pagina, aggiornandola con il tasto F5 o con il pulsante AGGIORNA del vostro pc, smartphone o tablet. Diretta video streaming sulla nostra pagina Instagram. Start previsto ore 12.00. Stay tuned!

12.02 - Inizia la conferenza.

Domani chiude il mercato. Ci sono degli sviluppi e quanto possono condizionare nelle scelte e nella preparazione? "La più bella notizia è che Domenico Berardi domani sarà disponibile e questa è una bella notizia. Ripartiamo con ancora più ottimismo, vuoi per la prestazione fatta a Napoli e non possiamo dimenticarci che abbiamo giocato contro la prima accreditata per vincere lo Scudetto e abbiamo giocato in 10 nel secondo tempo. I ragazzi hanno fatto bene considerando le difficoltà. Ripartiamo da questo, dal rientro di Domenico, dal minutaggio di alcuni giocatori arrivati da poco o pochissimo, sapendo che domani è una partita importante, è solo la terza, ma è una partita importante".

Il Verona subisce dei tiri, lascia tirare. Cosa occorre domani per essere un Sassuolo più pratico in avanti? "Dobbiamo crescere. È normale che in queste gare abbiamo fatto qualcosa, potevamo fare forse di più, domani dobbiamo fare di più. Abbiamo creato meno di quello che è consuetudine per noi, fermo restando che dobbiamo lavorare in maniera diversa perché abbiamo cambiato qualcosa. Affrontiamo una squadra che ha finito bene e ha iniziato bene, mi sembra che abbiano cambiato poco nell'idea, magari una fase attendista diversa rispetto a prima, con palla sono molto verticali, cosa che li contraddistingueva già in passato, quindi è un avversario che ci metterà della pressione, ma al tempo stesso abbiamo più qualità di loro".

Berardi può giocare dal 1' minuto? "Potrebbe partire dall'inizio. Se la squadra avversaria ci vuole affrontare in parità numerica noi dobbiamo sfruttare questa cosa perché abbiamo un potenziale importante in avanti".

Sei stato più psicologo o allenatore con Berardi? "Con Domenico credo che ormai il rapporto sia buono, credo che lui si fidi di me e io mi fido di Domenico persona. Abbiamo parlato abbastanza in questo periodo, fermo restando che è un ragazzo e un giocatore maturo, non devo dargli tante spiegazioni. Sicuro la parte psicologia ha una certa valenza, non solo per lui, ma finalmente giocheremo con il mercato chiuso e io ho chiesto alla società di non parlare di mercato con me perché oggi non mi interessa niente".

Quanto vi ha condizionato il mercato aperto? "Le operazioni maggiori le fanno i grandi club ma paradossalmente condiziona più un club come il nostro. Ogni sessione di mercato successiva mi sembra più stressante e complicata della precedente e non gioviamo di questo momento. Questo è un problema che hanno tutti ma non è semplice per la nostra realtà gestire questo momento dove tanti hanno piacere a chiacchierare dei nostri giocatori e un po' potrebbe destabilizzare. Del mercato chiuso ne trarremo beneficio, spero già domani".

Sono mancati dei punti di riferimento durante questo mercato? "I cambi ovviamente portano delle cose e ne tolgono altre, soprattutto togliendo un po' di esperienza ma non è quello il caso come Consigli perché ha finito da titolare e ha ricominciato da titolare, con lui le cose erano chiare, si è alzato il livello della competizione con Cragno. Ferrari ha chiesto di andare via, sapendo questo, era una gestione particolare, ma rimarrà, tutti lo rispettano e sono contento che possa dare il suo contributo. Domenico è un caso diverso, normale che tutto questo porti a far sì che si parli del Sassuolo fuori e possono destabilizzare. Mi sembra di trovare un alibi dietro a queste cose, dobbiamo imparare a convivere e a gestire certe cose ma la responsabilità nel bene e nel male è degli interpreti, dell'allenatore e delle società".

Per domani ha pensato al 4-3-3? "Il nostro obiettivo è essere meno leggibili possibile, è normale che non ci lavoriamo da tanto, con alcuni da pochissimo. Boloca e Thorstvedt si sono allenati poco in preparazione, Obiang ancora si sta allenando in parte con la squadra, Racic è arrivato da poco. Parlo dei centrocampisti perché è lì che stiamo cambiando qualcosa. Bajrami va a ricercare altre posizioni, Matheus Henrique può giocare nella posizione di Bajrami ma lo fa con le sue caratteristiche. L'obiettivo è dare più linee di passaggio possibile con la palla e coprire più ampiezza senza palla. Dipende poi dall'avversario, sappiamo che loro hanno più fisicità rispetto a noi, ma già con l'Atalanta che ha un'idea di gioco simile ma non uguale, abbiamo fatto bene e mi aspetto una prestazione simile. Rispetto del Verona sì, fermo restando che noi in campo ci dobbiamo riconoscere cercando di limitare gli avversari". Come sta Defrel? "Purtroppo Greg domani non ci sarà ma rientrerà dopo la sosta".

Quanto è arrabbiato con Maxime Lopez? Ha parlato con lui in questi giorni? "Ha fatto un errore molto importante per un giocatore della sua caratura e della sua personalità. Poi quello che ci siamo detti preferisco non dirvelo".

Quanto ha avuto paura stavolta di perdere Berardi? "Lavoro in una società che si pone degli obiettivi e tra questi c'è la valorizzazione dei giocatori insieme alla permanenza in Serie A. Domenico fa la differenza dentro il sistema di gioco e valorizza il sistema di gioco perché è un giocatore che sposta. Non nascondo che si pensa sempre a un'alternativa a un giocatore se dovesse andare via, poi se non succede ben venga, poi se succede un allenatore deve accettare".

Vorrei tornare sul suo sfogo di fine luglio, post sconfitta con lo Spezia in amichevole. A distanza di un mese cosa resta delle sue parole? "È tutta una conseguenza di quello che stavamo dicendo prima, giocare partite con il mercato aperto, ragazzi giovani chiacchierati. Abbiamo lavorato per mettere da parte quelle parole. Sono contento dell'atteggiamento, sono contento dell'approccio contro il Napoli, altre volte siamo andati in bambola, questo non è successo, fermo restando che loro hanno creato delle occasioni, negli episodi sono stati fortunati perché due rigori non erano occasioni, giuste, ci mancherebbe. Stiamo crescendo perché l'atteggiamento di chi è arrivato è propositivo e positivo, di chi è rimasto è positivo e sempre di più perché si sta creando un gruppo ed è normale che poi la consapevolezza si alimenta dalle prestazioni e dai risultati. In questo momento veniamo da due sconfitte e non possiamo essere troppo consapevoli ma io lo sono, mi hanno sempre insegnato che dopo la nebbia arriva il sole. Bisogna avere la pazienza, accrescere come squadra e come identità e come spirito, e sicuramente poi trarremo beneficio anche da un momento di nebbia e di nuvole".

Chi l'ha colpita dei nuovi arrivati? "Pedersen è un giocatore già pronto e infatti appena c'è stato il bisogno è entrato, però le caratteristiche fisiche e il fatto che lui abbia giocato, ora questo fa la differenza, aveva già giocato col Feyenoord ed è arrivato già pronto dal punto di vista fisico, poi è normale che lo si mette dentro sfruttando le sue qualità per velocizzare il suo inserimento".

Hai tre destri e un solo mancino sui terzini. Se c'è bisogno a sinistra... "A oggi, a parte Vina, non abbiamo altri terzini sinistri e come ho già fatto potrebbe scalare un terzino destro a sinistra, ci permette di fare altre cose perché per certi aspetti mi incuriosiscono e il terzino ha la possibilità di dribblare dentro ma al tempo stesso non riesci a sfruttare l'ampiezza ma ci lavoriamo. Un allenatore deve essere contento di quello che ha, sono contento di quello che ho".

12.21 - Termina la conferenza stampa.

Sezione: News / Data: Gio 31 agosto 2023 alle 11:10
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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