Sta diventando quasi una battaglia ideologica: Pinamonti e Dionisi contro tutti. Ovviamente la nostra è un'esagerazione, un'iperbole, ma i numeri non sono dalla parte del centravanti di Cles, schierato titolare 10 volte su 11 dal tecnico neroverde. Due gol, uno su azione (su grosso regalo di Dragowski e Caldara) e un altro su calcio di rigore con la Salernitana. Un bottino un po' misero per l'acquisto più costoso della storia. Qui però non siamo soliti giudicare solo i numeri. Seguiamo il Sassuolo a 360°, facciamo cronaca ma anche opinione, ispirati da un'unica fiammeggiante strada: quella che porta alla verità. Abbiamo le nostre idee, giuste o sbagliate che siano, e le riportiamo con la massima sincerità, trasparenza e onestà, raccontiamo quello che vediamo senza filtri e questa, credeteci, è la massima garanzia per il lettore. Un'altra premessa è fondamentale: la nostra non è una crociata contro Pinamonti anche perché, e ne siamo più che convinti, il centravanti di Cles prima o poi farà vedere le sue qualità e a fine anno arriverà in doppia cifra. Qui si vuole bene al Sassuolo, si vuole bene a Dionisi, a Pinamonti e si giudica quello che accade, sperando di fare un buon servizio, di offrire qualche spunto: è uno sporco lavoro e qualcuno dovrà pur farlo. Tutta questa premessa per commentare le parole di mister Dionisi che, francamente, non ci sono molto piaciute.

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Magari sbagliamo noi a interpretarle ed eventualmente mettiamo le mani avanti e chiediamo scusa ma se così non fosse, non è la prima volta che il mister sembra avere un po' di risentimento quando si parla di Pinamonti. Era accaduto un paio di settimane fa, dopo la sfida persa contro l'Inter, quando noi di SassuoloNews, abbiamo testualmente chiesto a Dionisi: "Le è piaciuta la prova di Pinamonti? Ha pensato a inserire un po' prima Alvarez?". Una domanda non particolarmente gradita all'allenatore, vista la sibillina risposta: "Sì, Pinamonti mi è piaciuto. No, non ho pensato di inserire prima Alvarez". Dopo la gara con il Verona, ieri, abbiamo testualmente chiesto a mister Dionisi: "Cosa si può fare per rendere più pericoloso Pinamonti?". L'allenatore ha così risposto: "Avere giocatori di qualità in campo, abbiamo qualche giocatore importante in campo. Se non erro oggi abbiamo fatto a meno per 7 partite del migliore assist-man della Serie A, ora è più facile che faccia lui l'assist. A Cremona ha fatto un assist e ha mandato in porta Lopez, poi non ha fatto gol e nessuno se lo ricorda. Io sono contento, con serenità i numeri li metteremo a posto. Le prestazioni le giudico io e sono positive, poi i giornalisti è normale che possano guardare i numeri, se sta giocando titolare 11 volte è perché sta facendo bene, poi sicuramente deve aumentare i giri, lavorare in settimana e i risultati li raggiungeremo".

Abbiamo, in un certo senso, anticipato mister Dionisi perché proprio nei giorni scorsi abbiamo scritto un pezzo dal titolo: "Sassuolo, il rientro di Berardi e Traore per far crescere anche Pinamonti". Ecco, questa è la doppia speranza di Dionisi ma anche di Pinamonti per iniziare a essere incisivo anche in zona gol. Ora Pinamonti sta battagliando tanto spalle alla porta. Nelle prime 5 gare della stagione aveva convinto sotto questo aspetto, dall'Udinese in poi, non prendiamoci in giro, no. Ieri, contro il Verona, c'è stato un piccolo miglioramento. È chiaro però che a un attaccante non si chieda solo di lavorare spalle porta. Pinamonti non è stato preso solo per fracassarsi le scatole giocando con il corpo e il volto rivolti verso Andrea Consigli, o no? Da un attaccante ci si aspettano i gol. Si dice spesso che non deve preoccupare il digiuno di un centravanti, ma bisogna preoccuparsi se un attaccante non ha occasioni. Ecco, questo è il grande dilemma: ieri Pinamonti ha avuto una sola palla gol, al 90'! Nelle altre gare non si ricordano grandi occasioni del Pina. Nel primo tempo, con il pallone sulle fasce, il centravanti ha trascorso tanti momenti in area con il braccio alzato per chiedere il pallone e puntualmente, non è mai stato servito. Nella catena di costruzione, manca l'ultimo tassello, quello fondamentale: la squadra non riesce a servirlo, forse lui non riesce a mettersi in condizione di ricevere il pallone. Però qualcosa non va e non si può nascondere la testa sotto la sabbia. È da applausi la strenua difesa delle proprie convinzioni da parte di mister Dionisi però, come già detto in precedenza, si può anche provare a pungolare diversamente Pinamonti, non solo con la carota...

Se Dionisi non ha gradito le nostre domande, a noi non sono piaciute le sue risposte, specie quella di ieri perché dire "le prestazioni le giudico io", è un po' come dire: io so io e voi non siete un ca**o! Ognuno è libero di pensarla come vuole però è anche compito dei giornalisti chiedere spiegazioni se qualcosa non va bene, è anche una garanzia (non necessariamente in questo caso ma più in generale) per la gente. Perché il giornalista non è solo bello e bravo quando le cose vanno bene, quando esalta le scelte dell'allenatore, quando gli fa i complimenti, lo elogia per un cambio, per una mossa, per l'approccio intelligente, mentre se fa domande poco gradite è stronzo, è un incubo, uno da isolare o eliminare. No, non funziona così, almeno non per noi. Quindi mister, con rinnovata stima e affetto e davvero senza rancore alcuno, le prestazioni le giudica l'allenatore, va bene, le domande però le fanno i giornalisti, altrimenti (e lo diciamo con il sorriso) si finisce come Marzullo: si faccia una domanda e si dia pure una risposta.

Sezione: News / Data: Mar 25 ottobre 2022 alle 14:48
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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