La Gazzetta dello Sport si interroga sull'efficacia e l'apporto di Armand Laurienté al Sassuolo di Fabio Grosso. È un bluff? Si interroga il quotidiano nella sua versione online in un articolo a firma di Lorenzo Topello. Il thriller fra il Sassuolo e Armand Laurienté ha assunto toni ben più ambigui, dando vita a un’alternanza di aspettative e delusioni che ha tenuto tifosi e addetti ai lavori con il fiato sospeso. A un certo punto, sembrava che non si capisse più chi stesse inseguendo chi, e l’epilogo si avvicinava con il sapore di un finale deludente per tutti.

L’inizio di questa stagione di Serie B ha visto il francese al centro dell’attenzione, ma non per le ragioni sperate. Dopo un rigore sbagliato contro il Catanzaro, che ha lasciato i tifosi con la mano davanti agli occhi, la storia sembrava essersi bloccata a una spirale di incertezze. Dal dischetto, Laurienté ha sfornato una pallonata che ha oltrepassato la porta, lasciando tutti interdetti. Da thriller avvincente, la vicenda si era trasformata in un horror di cattiva qualità.

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Ma le vicende di Laurienté hanno preso una piega inaspettata. Il gol segnato a Cosenza ha rappresentato un nuovo punto di svolta. La prestazione brillante ha riacceso la curiosità attorno al numero 45 del Sassuolo. Dove eravamo rimasti con Laurienté? Un ricordo comune riporta a quel clamoroso 5-2 inflitto al Milan, un match che ha segnato la sua ascesa nei cuori dei tifosi. Superlative le sue prestazioni contro le grandi, Juve e Inter incluse, in cui ha contribuito a ridare vita a una squadra in crisi.

Quella che sembrava una querelle estiva con la società aveva infatti suscitato le speranze di molti club. L’interesse del Fenerbahce e del Marsiglia si scontrava con la barriera richiesta dal Sassuolo: 20 milioni di euro, una cifra che nessuno ha mai mostrato di voler investire. Gli occhi del mercato sembravano svanire, e con essi la concentrazione e la determinazione di Laurienté, che navigava tra momenti di pura genialità e periodi di inattesa apatia.

Il primo anno in Serie A aveva offerto lampi di genio, ma il proseguo della sua carriera pareva imbrigliato in un’avventura senza scopo. Se l’inizio di stagione in Serie B ha portato con sé nuove ombre, il risveglio di Armand a Cosenza ha riacceso la speranza per il futuro. La sua lunghezza di corse esplosive e la capacità di impattare sinceramente nel gioco sono tornate a brillare, dimostrando che il talento c’è, anche se rimane ancora da scoprire se possa riprendere la corsa verso l’Europa.

La domanda rimane: è un bluff o può essere un crack? La risposta sembra ancora nebulosa, specialmente considerando la situazione attuale del Sassuolo. La tensione nel club aumenta, col mister Grosso consapevole che un esito negativo potrebbe significare il girare di un fantastico film in un secondo drammatico finale. Eppure, la prestazione di Armand contro la Carrarese è stata un chiaro segnale di una possibile resurrezione. 

Il thriller Laurienté continua, avvolto in suspense: chissà che un anno di pazienza in cadetteria non possa davvero valere la pena per l'esterno francese. Le premesse per un ritorno trionfale ci sono tutte.

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Sezione: News / Data: Ven 27 settembre 2024 alle 16:18
Autore: Sarah G. Comotto
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