Anche in questa stagione è confermata la nostra rubrica settimanale: le note positive e le note negative. Vi racconteremo dopo ogni partita del Sassuolo Calcio quelle che per noi sono state le note liete ma anche gli aspetti negativi e da migliorare. Il commento sulla sconfitta della formazione di mister Ballardini contro il Genoa, trentaseiesima giornata di Serie A, stagione 2023/2024.

LE NOTE POSITIVE

I TIFOSI - "Ubi tu, ibi ego" e un settore ospiti tinto di neroverde che ha subito vessazioni, insulti e molto altro da parte del pubblico genoano e ha provato con le sue forze a spingere la squadra alla vittoria. Ma purtroppo quest'anno è un anno maledetto e nemmeno un miracolo servirebbe per la giusta spinta a questa squadra...

IL PRIMO TEMPO - Non un gran primo tempo, va detto, ma una squadra concentrata, matura e cinica. Un po' come era sembrata con l'Inter. Vantaggio iniziale e poi zero occasioni da gol concesse all'avversario. Può sembrare solo demerito dell'avversario ma era la tattica di Ballardini, un po' appunto come lo era stato una settimana prima con i campioni d'Italia. Il Genoa però nella ripresa ha cambiato marcia e la velocità da crociera dei neroverdi non è più bastata...

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

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Il Sassuolo è questo qua. Il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido

LE NOTE NEGATIVE

L'AUTOGOL DI KUMBULLA - Gli autogol fanno parte del calcio, come un assist o una rovesciata, quello che più colpisce però in questo caso è quel gesto scoordinato e 'senza senso' perché Retegui aveva fatto il movimento davanti al difensore e Marash era completamente solo. Bastava far scorrere la palla. Ma quando le cose devono andare storte, sta tranquillo che lo faranno.

IL VANTAGGIO, IL SOLITO SVANTAGGIO - Trentuno punti persi da situazioni da vantaggio. Sarebbe bastato portare a termine il lavoro in 3 partite per restare un altro anno in Serie A...

SENZA IDEE E CORAGGIO - Ballardini dopo la gara ha detto: "Per me abbiamo avuto delle situazioni che non siamo stati bravi o nell'ultimo passaggio o nel prendersi la responsabilità di concludere l'azione". Ecco, quella mancanza di responsabilità si può tradurre con paura perché il pallone scotta, manca la personalità, nessuno è tranquillo e le giocate in automatico non vengono. E poi il gioco: dov'è finito quel Sassuolo che incantava l'Italia? Un giocattolo rovinato e che, almeno per quest'anno, non si aggiusterà più...

Sezione: News / Data: Lun 13 maggio 2024 alle 20:41
Autore: Antonio Parrotto
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