Terremoto in casa Juve: si è dimesso l'intero Cda bianconero, a cominciare dal presidente Andrea Agnelli. Si è dimesso anche Andrea Agnelli, con lui anche Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene al quale restano le deleghe per la gestione del momento. Nel frattempo, Maurizio Scanavino è il nuovo Direttore generale. Exor comunicherà la lista completa dei candidati per il rinnovo del Cda entro i termini di legge, cioè 25 giorni prima dell'assemblea del 18 gennaio. È Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società, l'uomo che Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la Juventus, indicherà come presidente della società bianconera. Una decisione maturata al termine di una lunga riunione del cda straordinario convocato nel pomeriggio alla Continassa. Nella documentazione esaminata dal consiglio "i nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob sui bilanci della società al 30 giugno 2021", in giornata il consiglio bianconero ha "nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati dalla società di revisione Deloitte&Touche".

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"Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento - ha scritto il presidente bianconero - bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita" ha detto il presidente, anzi ormai l'ex presidente Andrea Agnelli in una lettera. Si apre quindi una nuova era nella storia della Juventus. La Juventus è indagata nell'inchiesta Prisma in qualità di persona giuridica. L’ipotesi di reato è quella all’art.2, 5 e 25 del D.Lgs n.231/2001, riferita alla responsabilità dell’ente, ai reati tributari e agli abusi di mercato. Se riconosciuti i reati tributari si applica "la sanzione pecuniaria fino a cinquecento quote elevabile fino a un terzo". Per gli abusi di mercato "si  applica  all'ente  la  sanzione  pecuniaria  da quattrocento a mille quote". Che cosa rappresenta la quota in una sanzione pecuniaria? La quota è una singola parte dell'ammontare della sanzione pecuniaria il cui numero è non inferiore a cento né superiore a mille. L'importo della singola quota va da un minimo di Euro 258 ad un massimo di Euro 1.549.

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 29 novembre 2022 alle 11:05
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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