Maria Luisa Filangeri è diventata la prima giocatrice del Sassuolo Femminile ad aver tagliato il traguardo delle 100 presenze in Serie A: "Essere la prima ad aver fatto 100 presenze con questa maglia sicuramente mi riempie d'orgoglio - racconta a Nero&Verde - non avrei mai pensato di arrivare sino a qui. È stato tutto un percorso di cui si è discusso sempre con la società pian piano, un traguardo importante".

Sassuolo è diventata la tua casa...
"Lo sento tanto mio perché sono anche il capitano, una grande responsabilità. Siamo partite da molto lontano. Siamo partite da Rivalta 5 anni fa, ci allenavamo al pomeriggio, non c'erano tante cose così scontate come adesso che siamo arrivate a lavorare al Mapei Football Center, possiamo utilizzare questa struttura che ci permette di fare sempre meglio, mi sento partecipe di questo percorso".

Ti ricordi la prima volta da capitano?
"Eravamo in fase di preparazione della stagione, eravamo a Rivalta alla salita prima di arrivare negli spogliatoi, e il mister mi disse che sarei stata la giocatrice più adatta a ricoprire quel ruolo. Mi ha chiesto se me la sentivo perché non è scontato dire di sì a 20 anni, e io ho detto che sarebbe stato un amore, avrei accolto con piacere questa responsabilità".

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Cosa significa essere capitano?
"Ci sono dei momenti in cui fare il capitano è abbastanza semplice, altri che richiedono più attenzione e sacrificio perché devi essere un esempio, devi cercare quando le cose vanno male quel leader che riesce a trascinare la squadra, riesci ad essere anche un mediatore tra l'allenatore e la squadra".

Ti ricordi il tuo primo gol in neroverde?
"Il primo gol l'ho segnato a Empoli, con un tiro da fuori area, molto inaspettato. Per il mio ruolo è meglio fare un salvataggio sulla linea al 90', mi renderebbe più felice, ma ovviamente anche far gol è una bella emozione perché si riesce sempre a dare una mano alla squadra segnando".

Quale partita ti ha lasciato il ricordo più bello?
"Fiorentina-Sassuolo di 2 anni fa, una grande prestazione di tutta la squadra e abbiamo portato 3 punti".

E quella che vorresti rigiocare?
"Vorrei rigiocare Juventus-Sassuolo di quest'anno perché secondo me abbiamo buttato un primo tempo in cui potevamo fare meglio, è stato l'unico momento in cui non ho sentito il controllo della squadra e del gruppo e non sono stata in grado di dire e di fare qualcosa per migliorare la situazione".

Che rapporto hai con Piovani?
"Io col mister sono cresciuta. Non era scontato arrivare qui e giocare sin da subito, c'erano ragazze più esperte di me ma lui sin da subito mi ha dato fiducia, mi ha dato la possibilità di crescere quando ho sbagliato determinate partite, può capitare durante una stagione, non mi ha mai fatto pesare questa cosa, mi ha sempre dato forza e coraggio, c'è un bel rapporto con il mister, assoluto rispetto reciproco e stima".

Cosa significa indossare la maglia azzurra?
"Significa molto: è un onore, un'emozione! Adesso mi sta mancando un po' perché ho fatto gli ultimi raduni con l'Under 23 e cercherò di fare sempre meglio per riconquistare quello che per poco è stato mio".

Come ti piacerebbe che finisse questa stagione?
"In maniera positiva. Abbiamo raggiunto l'obiettivo della poule Scudetto, ora dobbiamo dimostrare di poterci stare, abbiamo l'opportunità di giocare in ogni weekend con le più forti".

Da qui alla fine puoi migliorare anche i tuoi numeri...
"Il mio obiettivo sarà quello di realizzare un piccolo record giocando tutte le prossime partite, ovviamente se il mister mi darà la possibilità, e sono felicissima di questo traguardo".

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 15:20
Autore: Manuel Rizzo
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