Negli ultimi anni abbiamo visto il Sassuolo lanciare nel calcio che conta moltissimi talenti, che hanno anche contribuito attivamente ai grandi risultati ottenuti dalla società. Il vivaio neroverde è ancora di altissimo livello, basti pensare ai tanti giovani che nella stagione in corso hanno avuto l’opportunità di affacciarsi in prima squadra. Fra questi, aggregato al gruppo tornato da poco ad allenarsi sotto la guida di De Zerbi, c’è l’attaccante Jacopo Pellegrini.

Classe 2000 nativo di Reggio Emilia, nel novembre del 2017 ha esordito in Coppa Italia di Serie C con la maglia della Reggiana, attirando l’attenzione del Sassuolo che lo ha poi acquistato. Approdato in neroverde nell’estate 2018, per quest’anno ha deciso di rimanere nella Primavera da fuori quota, facendo registrare 6 reti nelle 17 presenze raccolte prima dello stop. In questa stagione sono per lui arrivate anche le prime panchine in Serie A, con l’esordio nella sfortunata gara di Coppa Italia contro il Perugia. Da quando è stato dato il via libera, ha ripreso ad allenarsi con la prima squadra, mettendo a disposizione del gruppo la sua duttilità. Schierabile sia come punta centrale sia come esterno in un tridente, può ricoprire diversi ruoli del reparto offensivo, grazie alle numerose qualità di cui dispone.

Tecnica e velocità non gli mancano, può attaccare pericolosamente l’area di rigore e sa reggere bene anche dal punto di vista fisico, saltando l’uomo grazie alla rapidità nei piccoli spazi. Nonostante un’altezza nella norma inoltre, è anche abile nel gioco aereo, che unito al suo importante bagaglio tecnico lo rende un giocatore particolarmente completo sotto molti aspetti. Dalla sua parte ci sono anche i buoni risultati ottenuti al Liceo Scientifico di Reggio Emilia, a fare di lui, insieme al carattere allegro che gli ha permesso di inserirsi senza problemi nel gruppo della prima squadra, un ragazzo su cui il Sassuolo potrà puntare in chiave futura. A riferirlo è La Giovane Italia su Tuttomercatoweb.

Sezione: Sassuolo Primavera / Data: Ven 22 maggio 2020 alle 16:27
Autore: Giovanni Fiori
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