Intervista al Corriere dello Sport per Luca D'Andrea. Il giocatore del Sassuolo Primavera che ha già assaggiato la Serie A proprio con i neroverdi ha parlato dei suoi inizi ma non solo: "Per uno come me indossare la maglia azzurra va oltre qualsiasi aspettativa - racconta il classe 2004 protagonista ora con l'Italia U19 agli Europei - e se fosse possibile vorrei giocare ogni giorno per l’Italia".

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D’Andrea e poi altri 10. Bollini fa così la formazione? 
"Lui è un grande allenatore, mi vuole bene e mi dà continuamente consigli. La sera prima di andare a dormire parliamo sempre, crede tanto in me". 

E Dionisi? 
"Mi ha lanciato senza paura. Un anno e mezzo fa ho deciso di andare al Sassuolo e ho fatto la scelta migliore della mia vita. Qui posso diventare un grande calciatore come Berardi e Raspadori".

Di lei dicono “è il dopo Berardi”. Si sente un predestinato? 
"Mimmo è un esempio, mi riempie di consigli. Cerco di seguirlo, diventare come lui è il mio sogno".
 
Contro Malta lei ha sbagliato un rigore e poi ha segnato un gol. 
"Sul rigore ho calciato malissimo... peccato perché potevo già essere a 2 gol nella classifica marcatori. Mi rifarò col Portogallo, è una promessa". 

Quanto si sente cresciuto grazie all’esperienza in A? 
"Non mi sarei mai aspettato una stagione così incredibile. Per fortuna ho dato retta a Frattesi". 
 
Cosa le ha detto? 
"Quando ho esordito con il Torino mi ha detto “se ti monti la testa ti spacco in due!”. Mi ha sempre considerato il suo pupillo".

 Il suo idolo? 
"Prima Maradona, poi Messi. Diego non l’ho visto giocare, ma per un napoletano Maradona è Maradona".

Sezione: Sassuolo Primavera / Data: Gio 06 luglio 2023 alle 12:16
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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