Conferenza stampa post-derby per Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo. Il tecnico dei neroverdi ha parlato dalla sala stampa del Mapei Stadium dopo la sfida giocata contro il Bologna. Ecco le sue parole riprese dal nostro inviato: "Stiamo tirando, la squadra è cresciuta ed è diventata squadra. Dopo le difficoltà ci siamo compattati e siamo cresciuti. Abbiamo recuperato giocatori, è diverso se hai giocatori che determinano, ora hai un guizzo che poi fa differenza, lo fa per tutte le squadre e anche per noi è così. I ragazzi stanno facendo cose incredibili, se ne parla poco, ma se si guarda il girone di ritorno i ragazzi stanno facendo qualcosa di incredibile e non dobbiamo accontentarci. Avevamo 17 punti alla fine del girone d'andata, sentivo tante critiche anche ingiuste, l'analisi si fa sui risultati ma se ti mancano quelli che fanno la differenza non è semplice. Dobbiamo credere in noi perché potrebbe darsi che questo campionato potrebbe diventare straordinario, fermo restando che è già ottimo. Oggi non è stato semplice, siamo passati in vantaggio con merito, noi abbiamo sbagliato il secondo ma il Bologna ha trovato il pari con merito. Nel secondo poi la sensazione era che potessimo avere il guizzo ma c'era anche stanchezza".

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Nel secondo tempo la sua squadra ha sofferto dal punto di vista fisico...
"Chi è entrato ha fatto il massimo, noi abbiamo giovani che devono crescere. Siamo calati perché siamo alla terza partita in una settimana, Domenico era stanchissimo ma non me ne frega niente e se non mi chiede il cambio non lo tolgo, è normale che rischi qualcosina per avere qualità in campo. Io nel secondo tempo non ho mai percepito rischi, avevo la sensazione che potessimo avere il guizzo nonostante la partita fosse equilibrata e per questo credo".

Si aspettava un Bologna senza riferimenti offensivi? La squadra ha fatto bene la fase difensiva. Poi una curiosità: con Alvarez alla fine cosa vi siete detti?
"Ci aspettavamo un riferimento diverso sull'esterno perché il Bologna occupa il campo con i tre attaccanti usando un centrocampista. I ragazzi sono stati bravi perché non è facile difendere senza un punto di riferimento, siamo stati corti e con coraggio, in profondità non ci hanno mai messo in difficoltà, c'è stato tanto merito della linea difensiva e anche dei centrocampisti perché il Bologna rischia di mandarti fuori giri e così non è stato. Ad Alvarez dicevo che gli era mancato poco, ma entrambi abbiamo constato che non era semplice perché Armand ha calciato forte, ha fatto il possibile, era nella posizione giusta, peccato perché per pochi centimetri non è riuscito a mandare la palla in porta".

Come mai Bajrami titolare e Laurienté fuori?
"Armand ha giocato 22 partite da titolare, non è una notizia se una non la gioca titolare, ha qualità per entrare a gara in corso e determinare. Bajrami sta crescendo e per me era l'occasione giusta per dargli continuità e per inserire Armand con la partita più blanda. Lui è entrato con l'approccio giusto, non ha avuto le situazioni ottimali per il suo contributo ma ha fatto bene. Sono stati in panchina tutti per scelta, non è un problema, magari tornerà a giocare già dalla prossima, magari subentrerà, dipende come si allenerà la squadra, sapendo che a San Siro contro l'Inter non sarà semplice".

Spalletti primo, Allegri secondo, Sarri terzo: tutti toscani, è un caso?
"Non lo so, ci sono gli addetti ai lavori per giudicare. Se queste squadre le allenassero altri allenatori non toscano i primi tre sarebbero allenatori non toscani. Sono tre allenatori molto bravi, tutti e tre hanno vinto lo Scudetto, speriamo che non siano gli ultimi a vincere. Io? No, non ho detto io, spero non siano gli ultimi".

Thiago Motta era un grande centrocampista: i campioni hanno un background diverso per allenare. Perché non vincete mai senza meritare appieno? Europa: sono treni che passano quasi irripetibili, nessun rammarico?
"Il gap con le squadre davanti non devo essere io a spiegarlo, è difficilmente colmabile, in Europa ci vanno sempre le stesse perché il gap è grande. In 38 partite non è semplice. La penalizzazione alla Juve? Non mi piace parlare di ipotesi non concrete. Con l'Empoli non è stata approcciata bene ma conclusa benissimo grazie ai ragazzi che stanno crescendo, anche oggi abbiamo provato a vincerla, posso recriminare poco e sono contento dell'atteggiamento, non è scontato quello che stiamo facendo, dobbiamo dare valore al girone di ritorno dei ragazzi e l'unico modo è fare punti, altrimenti i complimenti saranno per gli altri e mi piacerebbe che a riceverli fossero loro. I grandi nomi? Io mi tengo stretto il mio trascorso perché se oggi sono qua lo devo a questo. La mia gavetta è stata anche corta per certi aspetti ma me la tengo stretta, io credo che alla fine la meritocrazia nel medio-lungo periodo ci sia sempre, la dimostrazione sono io, e ora cerco di tenermi stretta la Serie A".

Sezione: News / Data: Lun 08 maggio 2023 alle 23:48
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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