A fronte di tante piccole squadre cosiddette provinciali, il Sassuolo calcio può vantarsi di un traguardo: quello di aver seguito un percorso lento forse, ma certamente costante, che ha portato i neroverdi a militare, finalmente, nel massimo campionato italiano. Ci sono stati, è vero, dei momenti difficili e dei periodi di crisi sul campo e a volte nei libri contabili; la squadra ha subito più di una retrocessione, ma alla fine l’obiettivo principale è stato raggiunto.

Gli inizi e l’ascesa

Il Sassuolo inizia nel 1920, anno della fondazione della squadra, con il campionato della Promozione emiliana e passa, dopo poco tempo, in Terza Divisione; inadempienze finanziarie costringono i neroverdi a partire da capo, ma già nel 1933 arriva la promozione in Seconda Divisione, mentre a guerra terminata riparte dalla Prima Divisione.

È del 1951 la prima partita in Promozione e del 1957 il passaggio a quella che in quegli anni viene chiamata Quarta serie, anche se l’anno successivo arriva una nuova retrocessione tra i dilettanti. Dopo alcuni anni in Prima categoria, il Sassuolo Football Club si fonde con la Sassuolo Sportiva e nasce la Sassuolo Sportiva Football Club.

Due anni dopo, nel 1968 arriva la promozione in Serie D, mentre, nel 1974, una nuova fondazione societaria dà vita all’Unione Sportiva Sassuolo Calcio. Nel frattempo, la squadra è retrocessa in Promozione, ma l’incubo dura poco: per squadra e tifosi, il 1981 è l’anno dell’Interregionale e il 1983 quello della C2 e della partecipazione alle fasi a gironi della Coppa Italia.

Gli anni Novanta: una sola unica progressione

Un altro campionato difficile e la squadra nel 1990 sprofonda nuovamente nell’Interregionale, ma a partire da questo momento, fino alla fine dello scorso campionato, per il Sassuolo vi saranno solo successi. Dal 1990 al 1998, i neroverdi si piazzeranno sempre entro le prime otto posizioni (ad eccezione di un tredicesimo posto nel 1997) e questo inizia a dare speranze concrete ai tifosi e alla dirigenza.

Nel 1998, il Sassuolo torna in Serie C2 e raggiunge sedicesimi e ottavi di finale di Coppa Italia Serie C. Tra il 2001 e il 2003, le cose sono più complicate e la squadra emiliana se la cava sempre grazie a vittorie o ripescaggi nei play-out. Ma è durante il campionato 2005-2006 che arriva, dopo una seconda posizione nella regular season, una storica promozione in Serie C1; il Sassuolo sfiora il colpaccio l’anno successivo, quando purtroppo si ferma alla semifinale dei play-off.

Ma i tifosi non dovranno attendere troppo: la serie B arriva nel 2008, anno in cui il Sassuolo raggiunge un altro traguardo notevole: la prima vittoria in Supercoppa di Lega di Serie C1il tutto con un monte spese di poco superiore ai 4 milioni.

Due anni dopo, il sogno della Serie A si interrompe in semifinale di play-off, proprio come accadrà nel 2011-2012.

Ma è solo questione di tempo: la promozione nella massima serie arriva per il Sassuolo nel campionato 2012-2013! Ed è record, dato che, dal dopoguerra in poi, si tratta della città più piccola ad approdare in Serie A.

Il Sassuolo in Europa League

Quelli del Sassuolo in Serie A saranno undici campionati di passione per giocatori e tifosi, con risultati altalenanti, ma tante soddisfazioni: chi, solo pochi anni prima, avrebbe scommesso su un Sassuolo in campo contro le big europee nella fase a gironi dell’UEFA Europa League? Quando i tifosi neroverdi potranno tornare a scommettere e puntare sui risultati del Sassuolo in Serie A o in Europa, sfruttando le possibilità offerte dai bookmakers non AAMS, proprio come successe nel 2016 e 2017? Molto presto, crediamo, anche perché pensare ai risultati in Europa dei neroverdi dà speranze.

Il debutto, nel luglio 2016, infatti, è tra i migliori che una squadra alla prima esperienza possa sperare: un pareggio alla Swissporarena di Lucerna e, nel match di ritorno, una netta vittoria, per 3-0.

Il sorteggio del secondo turno potrebbe intimorire chiunque, ma il Sassuolo non cede nemmeno contro la Stella Rossa Belgrado: 3-0 in casa e pareggio per 1-1 in Serbia.

È il momento della fase a gironi e il gruppo F non è dei più semplici: Atletic Bilbao, Rapid Vienna e Genk. Contro gli spagnoli, al Mapei Stadium, il Sassuolo si impone per tre reti a zero, ma poi pareggia due volte contro gli austriaci e viene sconfitto dal Genk. Sarà dunque fatale il match di ritorno perso per 3-2 contro il Bilbao: il Sassuolo si ferma, ma può vantare di essere uscito a testa alta dal campo e dalla competizione.

I neroverdi in nazionale e la ripartenza dalla Serie B

Il valore del Sassuolo sul campo è dimostrato anche dal fatto che alcuni tra i giocatori che hanno indossato la maglia neroverde hanno ricevuto diverse convocazioni in nazionale. Tra questi, Simone Zaza, cinque presenze in nazionale mentre giocava a Sassuolo, autore il 25 settembre 2023 del primo gol in Serie A e, quindi del primo punto in classifica dei neroverdi (dall’altra parte c’era il Napoli di Rafael Benitez).

Non solo Zaza, ma anche un certo Domenico Berardi, 17 presenze in nazionale con il cartellino del Sassuolo e campione europeo nel 2020, che il 12 gennaio 2014 ha realizzato ben 4 goal al Milan di Allegri, diventando il più giovane giocatore italiano ad aver segnato tanto in un’unica partita.

Altri sono stati i portabandiera del Sassuolo in nazionale: Manuel Locatelli (campione d’Europa nel 2020), con 15 presenze in azzurro, oltre a Acerbi, Caputo, Raspadori (il terzo neroverde a Londra nel 2020), Sensi e Scamacca con 2 presenze e Ferrari, Pellegrini, Politano e Sansone (una presenza in azzurro).

Dirigenza, giocatori e tifosi lo sanno: anche se quest’anno il Sassuolo milita in Serie B, i colori neroverdi torneranno presto a calcare i campi delle big di Serie A!

Sezione: News / Data: Sab 14 settembre 2024 alle 10:02
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print