Maxime Lopez ha salutato il Sassuolo, andando alla Fiorentina, in un club "ambizioso" come lo ha lui stesso definito. Non sono in discussione le qualità tecniche del centrocampista francese che non ha lasciato un buon ricordo. L'ultima immagine macchia indelebilmente la sua avventura con la maglia neroverde. Il rosso arrivato a Napoli per aver detto qualche parola di troppo all'arbitro e le due conseguenti giornate di squalifica sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La situazione era esasperata ormai da diversi mesi, basti ricordare cosa successe a cavallo tra il mese di gennaio e di febbraio l'anno scorso, con Maxime che giocò solo nel secondo tempo con la Lazio, saltando 5 sfide (2 in panchina), tornando in squadra a partire dal 12 febbraio, dalla gara con l'Udinese. Guarda caso, ma non troppo, out durante il mese del calciomercato Sassuolo.

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Come detto, le qualità del francese non si discutono e solo chi non capisce di calcio potrebbe mettere in discussione il suo talento. Il problema però è che il talento va curato, va allenato e va accompagnato anche nella testa e Maxime Lopez in questi suoi anni in neroverde non sempre è riuscito a far collimare le due cose. Vanno ricordati i gol segnati, spesso importanti e decisivi come quello a Napoli ma anche quello in casa della Juve che resterà nel cuore di tanti tifosi, vanno ricordate le sue giocate, le sue geometrie, ma anche i...suoi 'colpi di testa'! Tanti, troppi, cartellini gialli 'stupidi', evitabili, arrivati per un fallo di reazione o perché aveva perso le staffe, arrivato per una baruffa con un avversario o per qualche parolina di troppo nei confronti dell'arbitro e il rosso di Napoli è stato l'apice. Una situazione non semplice da gestire. In 101 presenze (7.595 minuti) con la maglia del Sassuolo sono arrivati 33 cartellini gialli (32 su 96 partite di Serie A), praticamente un'ammonizione ogni 3 gare giocate, con il picco della stagione 21/22 con addirittura 14 ammonizioni.

In tutta questa vicenda non va dimenticato il Sassuolo. E bisognava avere più rispetto nei confronti di una società ma di un ambiente intero che di fatto ha dato una nuova chance a Le Minot e gli ha permesso di emergere mettendolo al centro del villaggio. Sì perché Maxime ha lasciato il suo club, l'Olympique Marsiglia che tanto ama, perché non era ritenuto più indispensabile ed è stato acquistato per un tozzo di pane (poco meno di 2,5 milioni più il 30% sulla rivendita). Bravo De Zerbi a volerlo e a schierarlo con continuità da regista (faceva anche il trequartista) e bravo anche Dionisi a proseguire il lavoro. Qualcosa però non è andato nel verso giusto perché quello scatto a cui Maxime ambisce, almeno in neroverde, non è arrivato. E la colpa è anche e soprattutto del fattore testa. Anche per tutto questo, ci sentiamo di dire, Maxime Lopez non mancherà al Sassuolo.

Sezione: News / Data: Gio 14 settembre 2023 alle 10:02
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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