Terza sconfitta consecutiva per il Palermo di Alessio Dionisi. Ritorno amaro al Mapei Stadium di Reggio Emilia per l'ex tecnico del Sassuolo che ha perso per 2-1 contro i neroverdi. Tanti abbracci per lui con gli ex compagni di avventura ma zero sorrisi al termine della gara per il risultato e per la contestazione da parte dei tifosi. Tra poco le dichiarazioni in conferenza stampa: "Parlando poco e facendo di più. Io devo parlare e non posso raccontare quello che non penso, se parliamo dei numeri c'è da parlare poco e bisogna migliorare perché l'unico modo è fare fatti. Le prestazioni non bastano perché oggi non credo si sia vista questa differenza di classifica ma avevamo davanti una squadra forte e loro sulla punizione hanno vinto gol. Dobbiamo essere responsabili del momento, io ci metto la faccia ma dobbiamo essere convinti che possiamo fare di più, io per primo".

Manca attenzione?
"Prendiamo pochi gol, nell'ultimo periodo ci sono stati più demeriti nostri. L'allenatore può solo allenare il volume, far migliorare quello che si può, poi nel momento l'episodio può spostare tanto. In merito alle situazioni non ho visto bene sulla punizione ma non mi piace parlare se non ho visto bene nel dettaglio, come anche sul fallo di mano. Io sono con la squadra al 100% e i ragazzi dimostrano in campo quello che proviamo. Ovvio che non basta. Potrei sembrare un po' stonato rispetto al momento che stiamo vivendo o fuori contesto ma devo parlare della prestazione e dei risultati ma sono qua per metterci la faccia".

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La lettura che ti ha portato a schierare la formazione?
"3-4-2-1 senza palla e 4-2-3-1 con palla perché è da 2 mesi che sento parlare di 4-3-3 ma è da due mesi che non giochiamo 4-3-3".

I cambi?
"Se poi prendi gol su punizione da 25 metri non è demerito tuo. Giocavamo con una squadra che ha più gamba e qualità, noi abbiamo qualità importanti ma dobbiamo sapere chi abbiamo davanti. Le Douaron non l'avrei sostituito nemmeno ma avendo altri attaccanti fuori se non tolgo lui non metto gli altri. Appuah ci serviva gente di gamba. L'unica occasione concessa nel secondo tempo eravamo in area di rigore loro. Le sostituzioni e la formazione sono in funzione di chi sta bene perché oggi non avevamo terzini destri e oggi si è improvvisato il terzino destro Baniya su Laurienté e lo ha fatto bene. Io sono soddisfatto di quello che stanno facendo i ragazzi".

Ti senti saldo sulla panchina?
"Questa domanda dovresti farla alla società. Io sono una persona equilibrata. In casa e fuori casa sentire i cori contro non mi fa piacere, non credo di meritarmeli per il lavoro ma per i risultati ci sta. Per la gente l'allenatore è il colpevole, se lo sarà per la società prenderà provvedimenti. Io non ho mai visto un allenatore difendere o far gol ma io sono il responsabile e ci metto la faccia. La cosa più semplice è cambiare l'allenatore. Io ci sorrido però mi dispiace. se un giorno dovesse finire la mia esperienza a Palermo ne parlerei bene. Io sono convinto che la squadra ha dei valori e sono convinto che rialzeremo la testa".

Com'è stato rivedere delle facce amiche?
"Ho passato due anni e mezzo, mi sarebbe piaciuto passarne tre per come è finita. In campo era bello rivedere tanti ragazzi che ho allenato, 5 che oggi erano titolari erano titolari l'anno scorso in A. Mi dispiace non averli potuti salutare nella maniera migliore perché io alleno il Palermo adesso. Il Sassuolo è la squadra che ho allenato di più, magari riabbraccerò ancora da avversario questi colori che per me non saranno mai nemici".

Continuerà il ritiro?
"Il ritiro è un provvedimento della società, stasera rientriamo a Palermo e poi vediamo. La società vuole la stessa cosa che vogliono i tifosi e che vogliono i giocatori e l'allenatore. Questo taglio che ha la società a me non dispiace, se dovesse parlare la società va bene lo stesso ma c'è sinergia. Ognuno ha le proprie responsabilità, io me le sento, tanti me lo ricordano giustamente, ovvio che non sono l'unico responsabile ma bisogna metterci orgoglio e responsabiltià e onestamente penso di poter guardare tutti a testa alta".

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Sezione: News / Data: Sab 21 dicembre 2024 alle 17:10
Autore: Antonio Parrotto
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