Tijs Velthuis, secondo acquisto della finestra di mercato invernale in casa Sassuolo, si è presentato ai canali ufficiali del club. Difensore olandese, arrivato in prestito dallo Sparta Rotterdam dopo la parentesi della prima parte di campionato con la maglia della Salernitana, ha ripercorso la sua carriera e si è raccontato in esclusiva ai canali neroverdi.

Il classe 2002 ha raccontato dei suoi primi passi da calciatore, gli esordi e le prime impressioni da difensore del Sassuolo. Ha inoltre parlato della sua nuova vita a Sassuolo e del rapporto che lo lega al suo connazionale Odenthal, e fatto scoprire alcune curiosità legate ad un’amicizia particolare nata ai tempi dello Sparta Rotterdam: "Quando ero piccolo un osservatore dell'FC Twente mi ha notato. Avevo 10/11 anni ed è così che ho iniziato. La domenica durante la partita osservavano come ti muovevi, come giocavi. Poi due anni dopo sono entrato nell'Academy dove ho giocato fino ai 17 anni ho militato nell'under 19, poi l'AZ mi ha contattato e sono andato lì. Durante tutta la mia infanzia andavo alle partite con mio padre o mio nonno, avevamo l'abbonamento. Tra l'altro Enschede è vicino alla città in cui vivevo e in cui vivono i miei, ovvero Oldenzaal che dista circa 25 minuti di macchina, quindi è vicino. Tutti quelli della zona sono grandi sostenitori dell'FC Twente. Si tratta di un gran club".

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Com'è stato il debutto in Europa League all'AZ?
"All'epoca ero un giocatore giovane, quindi è stata una bella esperienza far parte del gruppo. All'epoca c'era il Covid e quindi molti calciatori non potevano giocare, così alcuni dei giovani hanno avuto la possibilità di giocare in prima squadra, in Europa League; il mister era Arne Slot. Molto semplicemente ero seduto in panchina e non mi aspettavo di giocare perché essendo un giovane non avevo alle spalle nemmeno molte partite nella seconda squadra. È stato tutto molto veloce. A un certo punto mi viene detto "scaldati, tra cinque minuti entri". E ho pensato: "ok, sta davvero per succedere", ma è stato tutto così veloce che non ho fatto in tempo a rendermene conto, ho ricevuto tanti complimenti. È stata davvero una grande esperienza giocare a quei livelli".

Com'è stare in Italia per un calciatore olandese?
"Per un giocatore olandese è ottimo trovarsi qui in Italia a imparare lo stile difensivo perché qui è un ruolo con un peso maggiore rispetto ai Paesi Bassi quindi per me venire in Italia è stata una grande opportunità. So come si gioca a calcio, ma non conosco tutti i segreti della difesa dunque quando ho saputo dell'interesse della Salernitana l'estate scorsa non ho avuto alcun dubbio sul trasferimento perché per me come giocatore andare all'estero era un grande passo".

Cosa pensi del Sassuolo?
"La reputo da sempre una squadra di primo livello, da Serie A. Si tratta di una squadra che gioca un buon calcio che sa giocare la palla; ricordo anche quando hanno giocato in Europa League. È uno stile di gioco che contraddistingue il club mi piace questa mentalità quindi ho un'ottima impressione del Sassuolo".

Odenthal, tuo connazionale, ti sta dando una mano nell'inserimento?
"Cas mi aiuta molto, è bello averlo qui e siamo due persone molto simili. Logicamente è bello avere un compagno di squadra che parli la tua stessa lingua, lui è qui in Italia da circa due anni e mezzo o tre quindi ovviamente sa meglio di me come funzionano le cose qui, se la cava bene con l'italiano tra l'altro, quindi mi supporta molto. Io parlo un po' di italiano, ma non tantissimo e non capisco tutto, così lui mi aiuta quando non capisco o quando non so come dire una certa cosa. Il fatto che mi dia una mano è molto bello per me".

Qual è l'espressione che preferisci in italiano?
"Dato che S. Valentino è vicino direi che in italiano l'espressione che preferisco è "ti amo" e lo direi alla mia ragazza, ovviamente".

Chi è il tuo idolo?
"Il mio idolo calcistico è Virgil Van Dijk, non solo perché è olandese, ma anche in quanto difensore. Mi piace la sua personalità insomma tutto. Per me è uno dei migliori giocatori al mondo di sempre. Allo Sparta mi avevano dato un soprannome, Tisu non so come sia nato ma visto che il mio nome è Tijs e Tisu è molto simile Tijs è molto semplice e hanno voluto giocare con una versione alternativa che non è male, direi".

Cosa pensi della cucina italiana?
"So cucinare e penso di essere più bravo con la cucina italiana che con la mia, perché la pasta è facile da fare rispetto alle patate e ad altre cose. Ormai sono quasi quattro anni che vivo con la mia ragazza; quando c'è, è lei a cucinare di solito, ma quando sono solo e devo prepararmi da mangiare faccio la pasta al pesto o qualcosa di simile. Mi piace molto ed è semplice da preparare al tempo stesso, quindi è l'ideale. Un cibo tipico olandese è lo Stamppot, ci sono tante versioni. Per prepararlo occorrono le patate schiacciate e delle verdure bollite; poi si mescola tutto nel mixer, si aggiunge un tipo di salsiccia e si mangia tutto insieme. Si tratta di un piatto molto buono, anche se è più invernale o autunnale come pietanza".

Hai un cane?
"Ho un cane, è vero. Adesso ha quasi tre anni e ne avevo uno simile a casa dai miei genitori, quindi quando io e la mia ragazza siamo andati a convivere abbiamo preso un cane perché mi piace averne uno. Prima mi facevano un po' paura, ma da quando ne ho avuto uno non ho più avuto timore. Mi piace giocare e passeggiare con il cane. Mi piace fargli le coccole. Quando rientri a casa è bello sapere che c'è sempre qualcuno felice di vederti e questo è ciò che amo di più dei cani. Si chiama Teddy perché assomiglia un po' a un orsetto di peluche, ecco perché lo abbiamo chiamato così".

Sei molto attivo anche nel sociale...
"Quando giocavo nello Sparta c'era questa società che si dedicava a realizzare i sogni di bambini con situazioni difficili. L'obiettivo era aiutarli ad avverare i loro desideri. Quando giocavo lì avevamo un tifoso che è non vedente. Si chiama Mads e desiderava tanto essere lo speaker allo stadio durante una partita dello Sparta Rotterdam. Gli ho spiegato che saremmo andati allo stadio e che c'era una sorpresa per lui. Sono andato allo stadio con lui in limousine ed è stato un giorno stupendo. Siamo stati agli allenamenti, negli spogliatoi, ha avuto la possibilità di incontrare e parlare con alcuni giocatori della squadra e gli ho detto che avrebbe potuto essere lo speaker per un giorno durante il match; abbiamo anche fatto un po' di pratica allo stadio. Per me è stato memorabile; si tratta di una persona speciale perché è un ragazzo non vedente da tutta la vita, quindi era il minimo che io potessi fare per lui".

Cosa pensi del cammino dei neroverdi sin qui?
"Dobbiamo continuare ad andare avanti così. Tutto andrà bene se continuiamo ad affrontare una partita per volta con il giusto approccio. Se ci riusciamo, penso che chiuderemo la stagione al meglio. Adesso dobbiamo continuare a crederci giocare dando il massimo".

Infine chiudi con un messaggio ai tifosi...
"Ciao tifosi neroverdi, sono Tijs. Sono felice di essere qui e spero di vedervi presto allo stadio. Continuiamo cosi! Forza Sassuolo! e penso che tutto andrà al meglio".

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Velthuis
Sezione: News / Data: Gio 13 febbraio 2025 alle 11:51
Autore: Manuel Rizzo
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