L'ex giocatore del Sassuolo Francesco Acerbi è testimonial dell’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro: "Il tumore ai testicoli è quello più comune tra i giovani maschi, ma se diagnosticato in tempo può essere battuto. Non arrendetevi mai, anche quando le cose vanno male". L'ex neroverde, ora all'Inter, ha riavvolto il nastro parlando della malattia, diagnostica proprio quando indossava la maglia del Sassuolo nel 2013.

A tre settimane dall'operazione Acerbi è tornato di nuovo in campo, l’incubo sembra finito, ma è solo un’illusione. Durante il controllo antidoping dopo la gara contro il Cagliari del primo dicembre 2013, risulta positivo alla gonadotropina corionica, è il segnale che il tumore è tornato. E inizia il secondo tempo della partita più difficile.

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Sassuolo, i 'latitattaccanti': Pinamonti e Laurienté inceppati, Berardi l'unico a salvarsi

Thorstvedt, no Golstvedt. Gazzetta: "Occhio all’Haaland della via Emilia"

Nazionali Sassuolo, 10 convocati per la sosta di novembre: il programma

Nel suo libro autobiografico, Francesco racconta così quel periodo. "Ho fatto tre mesi di chemioterapia entrando in un mondo parallelo e più vicino di quanto immaginassi. Ero preoccupato più per i miei familiari che per me. Mio fratello è stato fondamentale".

Grazie alle cure, le cose vanno per il verso giusto e nell’estate del 2014 Acerbi torna ad allenarsi con i suoi compagni del Sassuolo. "Può sembrare un paradosso terribile", dice ora, "ma il cancro mi ha salvato. Quando ero al Milan non avevo più stimoli, non sapevo più giocare. E bevevo, troppo e di tutto. Volevo addirittura smettere con il calcio. Poi ho avuto di nuovo qualcosa contro cui lottare e sono tornato bambino. Non sono diventato un santo, ma rispetto a prima della malattia ora so chi sono".

Sezione: News / Data: Mar 14 novembre 2023 alle 14:36
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print