Giovanni Carnevali e Beppe Marotta, due grandissimi dirigenti, probabilmente i migliori attualmente nel panorama del calcio italiano. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha parlato del loro rapporto, in vista della sfida tra Sassuolo e Inter in programma alle ore 15 al Mapei Stadium. Amici, testimoni di nozze e vicini di casa. Ma a debita distanza da una settimana: a scanso di equivoci. Gli a.d. di Inter e Sassuolo da quasi 40 anni sono legati da un rapporto speciale, ma quando si tratta di sfidarsi non c’è spazio per le emozioni. L’amicizia tra Beppe Marotta e Giovanni Carnevali nacque con Marotta d.s. del Monza e Carnevali presidente della Milanese. Giovanni consigliò a Beppe un suo giocatore: Fabio Cinelli. E da quel giorno i due sono cresciuti insieme, prima fianco a fianco (Como e Ravenna) poi separati. Ma sempre uniti in nome di quell'amicizia speciale.

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Proprio Fabio Cinelli, il giocatore che ha dato il là al grande rapporto trai due dirigenti ha parlato un po' di tempo fa alla Gazzetta, raccontando la storia di quel trasferimento: "Marotta al Monza mi fece assaporare la prima squadra. Ma Carnevali per noi dell’Ac Milanese era come un secondo padre, era bravo a scoprire talenti e a formarli. Sette ragazzi su 11 di quella squadra finirono in un club professionistico, non è un caso. E oggi fa lo stesso col Sassuolo: prende i migliori giovani, li trasforma in giocatori veri e poi li vende alle grandi squadre. Io gli dirò sempre grazie: per tanti ragazzi di periferia oltre al calcio c’era la strada. Lui ci ha insegnato a mettere la scuola al primo posto, l’istruzione e l’educazione prima di tutto. E pur di non farci stare 'per strada', organizzava momenti di aggregazione anche quando non ci allenavamo. Ci ha aiutato a diventare uomini prima ancora che calciatori".

Quella di Fabio Cinelli è ritenuta, dallo stesso Carnevali, l'operazione più importante della sua carriera: "A livello di giocatori importanti ce ne sono state diverse - raccontò a TMW - Quella che, però, ricordo con maggiore piacere risale agli inizi della mia carriera nel calcio quando lavoravo per una società dilettantistica e riuscì a cedere un giocatore al Monza avendo così la possibilità di conoscere Giuseppe Marotta. In questo modo si può dire che sia iniziato il mio percorso. Locatelli, Boga, Scamacca e Raspadori sono, invece, tutte operazioni più recenti a cui sono legato particolarmente".

Nel 1990 Marotta si trasferisce al Como sceglie Giovanni come spalla. La storia si ripete anche a Ravenna, un altro biennio importante per entrambi, con una perla: la scoperta di Bobo Vieri. A quel punto, però, Carnevali sceglie di mettere a frutto le sue competenze nel marketing e nella comunicazione. Non segue il “fratello maggiore” (il primo ha 65 anni, il secondo 61) a Venezia e fonda la Master Group. Poi Carnevali conquisterà la stima di Giorgio Squinzi che lo vorrà al Sassuolo. E gli affari tra i due grandi amici saranno tanti. Il resto, è storia nota recente.

Sezione: News / Data: Sab 08 ottobre 2022 alle 09:50
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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