Con l'estate che finalmente si è conclusa e l'arrivo dell'autunno, è tempo di riprendersi dalla calura e di prepararsi ad affrontare i malanni di stagione. Tuttavia, per Kristian Thorstvedt, l’estate è stata un periodo di intensa pressione e incertezze legate al mercato. Il centrocampista norvegese, protagonista di alcune voci e trattative in estate, era reduce da una retrocessione con il Sassuolo, un risultato che ha sicuramente influito su uno dei momenti più delicati della sua giovane carriera, ma nonostante la B il classe '99 era riuscito a disputare una buona stagione a livello personale con 6 gol all'attivo in A.

Tapparsi le orecchie per ignorare rumors e notizie di mercato non è semplice, ma le sirene della Fiorentina, del Bologna e di altre squadre estere erano impossibili da ignorare. Passare dall’affrontare le big del campionato come Inter, Juventus, Milan, Roma, Napoli e Atalanta, a preparare scontri con squadre di categoria inferiore come Juve Stabia, Carrarese e Cittadella non è un passaggio facile da digerire. Eppure, Thorstvedt ha scelto di affrontare la sfida con serietà e professionalità, nonostante qualche mal di pancia non sia mancato, guadagnandosi la stima del suo allenatore, Fabio Grosso.

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Nonostante le partenze di molti compagni, come Pinamonti e Bajrami, il norvegese ha dimostrato di essere uno dei pochi ad aver lottato fino alla fine, contribuendo in modo significativo alle performance della squadra. Il Sassuolo, che due anni fa lo aveva acquistato per 10 milioni dal Genk, ha tutto l’interesse a tutelare il proprio investimento. 

Thorstvedt, figlio di Erik, ex portiere del Tottenham e della nazionale norvegese, è un ragazzo intelligente e centrato. Sa che se lui renderà al massimo, l’intera squadra ne trarrà vantaggio e la risalita verso la Serie A sarà possibile. Con quattro gol in otto giornate, Kristian si ritaglia un ruolo da protagonista nel centrocampo neroverde, diventando il solo centrocampista in cima alla classifica marcatori, affiancato da attaccanti di spessore come Massimo Coda e Cristian Shpendi.

La capacità di Thorstvedt di segnare non è una novità. Compagno di nazionale di Erling Haaland, ha assorbito i segreti del gol fin dalle giovanili, accumulando 48 reti in 213 partite professionistiche, una cifra brillante per un centrocampista. Ispirato da Frankie Lampard e Thomas Muller, sta evolvendo il suo gioco, abbinando una lettura eccezionale dei movimenti ad un tiro potente e preciso.

Grosso, così come l'ex allenatore Dionisi, predica un calcio propositivo. Thorstvedt ha risposto alla chiamata, mostrando aggressività e determinazione nel suo gioco, diventando un esempio per i compagni che, come lui, sono rimasti al Sassuolo per risollevare le sorti del club. Un vero e proprio patto è stato stipulato all’interno dello spogliatoio: “Non si molla niente, si torna in Serie A tutti insieme”. Con Thorstvedt a guidare il gruppo, la speranza di rinascita per il Sassuolo è viva più che mai.

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Sezione: News / Data: Mar 08 ottobre 2024 alle 12:04
Autore: Sarah G. Comotto
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