Valerio Giuffrida, insieme al fratello Gabriele e alla loro agenzia GG11, è stato uno degli agenti più attivi durante l'ultima sessione di mercato estiva e ha in procura fra gli altri Hamed Junior Traoré, ex centrocampista del Sassuolo. Nella loro scuderia ci sono calciatori del calibro di Albert Gudmundsson, Maduka Okoye e Hamed Traoré e allenatori come Stefano Pioli e Davide Nicola, ma il loro lavoro ha coinvolto anche le intermediazioni di big come David De Gea, Artem Dovbyk e Vitinha. In esclusiva per TMW, lo stesso Giuffrida ha raccontato segreti e retroscena del calciomercato.

Ecco le parole su Traoré ora andato all'Auxerre dopo il prestito al Napoli: “Ha scelto di mettersi in gioco in Francia perché sapeva che doveva trovare continuità ed è quello che sta facendo. Sta dimostrando quello che aveva fatto vedere ai tempi del Sassuolo, un valore che lo aveva reso uno dei giocatori più forti del campionato. Alcuni eventi sfortunati come un infortunio al piede ed un’infezione contratta in Africa gli hanno condizionato due anni di carriera impedendogli di giocare regolarmente. Sta tornando il calciatore che conoscevamo e che aveva attratto l’attenzione di club importanti come Milan ed Arsenal”.

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Sessioni di mercato estive e invernali parificate almeno nei 5 campionati top europei. Può essere la soluzione giusta?
“Sicuramente chiudere il mercato prima dell’inizio del campionato permetterebbe alle società di fare una pianificazione più razionale e strategica ed agli allenatori di non vedersi privati dei propri giocatori inaspettatamente e a campionato in corso. Parificare le sessioni di mercato è una scelta tanto giusta quanto scontata. Ma non solo i principali campionati…anche altri come la Turchia dovrebbero adeguarsi. Il calcio si è globalizzato e tutti i mercati comunicano fra loro, anche quelli più distanti ed impensabili. Non ha senso avere finestre che discordano da un paese all’altro”.

Decreto Crescita si o no? Lei da che parte si schiera?
“Assolutamente sì. La sua abolizione, come abbiamo potuto riscontrare nelle due sessioni di mercato del 2024, non ha portato a meno stranieri ma ad un maggior costo fiscale per quelli che sono arrivati. Quindi l’obiettivo che si voleva raggiungere, di alimentare la circolazione di calciatori italiani, non è stato realizzato mentre i costi per i club, già martoriati per le minori entrate dei diritti televisivi, sono lievitati. Se invece non sono lievitati è perché le società non sono riuscite a prendere i giocatori che avrebbe preso se avessero potuto beneficiare dell’agevolazione. Potremmo parlare per ore di quanti pro porta il Decreto Crescita e di quanti contro porta averlo tolto. Non c’è neppure da starne a discutere. Per fortuna che nella vita è’ ammesso cambiare idea. Si fa sempre in tempo”.

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Sezione: News / Data: Dom 13 ottobre 2024 alle 19:25
Autore: Manuel Rizzo
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