La notizia che tutto il mondo del calcio temeva purtroppo è arrivata. Salvatore Schillaci, conosciuto da tutti come Totò, è morto stamattina all'ospedale civico di Palermo, dove era ricoverato. Le condizioni del 59enne, simbolo delle famigerate "Notti Magiche" di Italia '90, si erano aggravate nel corso delle ultime ore e già nella serata di ieri si parlava di "sensibile peggioramento". Schillaci era ricoverato nel reparto di pneumologia dall'8 settembre, lottando contro un tumore al colon che lo ha colpito da tempo.

Nato a Palermo il 1° dicembre 1964, Schillaci lascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole, avuti dai suoi due matrimoni con Rita e Barbara. La sua carriera calcistica è stata contrassegnata da momenti indimenticabili, ma soprattutto dalla straordinaria partecipazione al Campionato del Mondo del 1990, svoltosi in Italia. 

In quell’edizione iridata, Schillaci parte come riserva di Andrea Carnevale, ma la sua vita cambia drammaticamente nella sfida d’esordio contro l'Austria. Gli azzurri sono fermi sullo 0-0 quando il c.t. lo inserisce in campo; quattro minuti dopo, lui segna di testa, sbloccando la partita. Da quel momento, Schillaci si trasforma nell'eroe azzurro delle "Notti Magiche", incantando il pubblico con le sue giocate e la sua grinta.

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Insieme a Roberto Baggio, Totò trascina l'Italia alle semifinali, mettendo a segno reti contro Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda e Argentina. Purtroppo, il sogno di un’intera nazione svanisce in semifinale a causa della sconfitta ai rigori contro l’Argentina, dopo una partita combattuta che vede protagonista anche Caniggia. Nonostante l'amarezza della eliminazione, Schillaci conclude il torneo con 6 gol, diventando il capocannoniere della competizione e conquistando il secondo posto nella classifica del Pallone d'Oro, dietro solo al tedesco Lothar Matthäus.

La carriera post Italia '90 non è altrettanto 'memorabile'. In Nazionale, la sua avventura si esaurisce rapidamente e, con la Juve, lo stesso anno non riesce a replicare il suo successo, segnando meno della metà delle reti fatte durante il mondiale. Il suo trasferimento all'Inter nel 1992 non porta i frutti sperati e, dopo un periodo di difficoltà, alla fine del 1994 Schillaci prende una decisione inaspettata: va a giocare in Giappone per il Jubilo Iwata. Questa scelta segna un cambiamento significativo, trasformandolo nuovamente in un idolo. Durante la sua esperienza nel Far East, Totò fa registrare 31 gol nel secondo campionato giapponese, prima di chiudere la sua carriera calcistica nel 1997.

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Schillaci non abbandona il mondo dello spettacolo: partecipa a numerosi programmi tv, tra cui l’Isola dei Famosi e Quelli che il calcio, fino ad arrivare a recitare in serie come Squadra Antimafia. Nel 2023, è apparso in Pechino Express, continuando a intrattenere il pubblico con il suo carisma.

Per tutti noi, Schillaci rimarrà per sempre l'eroe dagli occhi spiritati che ha illuminato le notti del 1990, regalando emozioni indimenticabili. La sua figura continuerà a vivere non solo nel ricordo del calcio italiano, ma anche nel cuore di chi ha amato il gioco. Da parte della redazione di SassuoloNews.net, un abbraccio e sentite condoglianze alla famiglia e a tutte le persone a lui vicine.

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Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 18 settembre 2024 alle 10:49
Autore: Manuel Rizzo
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