Filippo Romagna, difensore del Sassuolo in prestito alla Reggiana, è pronto a rituffarsi nella mischia. Il difensore centrale rientra dopo un infortunio che lo ha costretto a stare fermo per 75 giorni, la sua ultima partita risale al 26 settembre, giorno del match contro il Pisa. Ora Filippo ha voglia di tornare a giocare, come dice apertamente alla Gazzetta di Reggio: "Ho tanta voglia di giocare, il campo mi manca. Ogni volta che resti fuori è brutto: dispiace non poter aiutare la squadra e rimanere a guardare mentre i compagni si allenano. E' stato avvilente saltare un derby come quello del Braglia, con un'atmosfera fantastica, però ora è tutto alle spalle e non vedo l'ora che arrivi la partita col Brescia".

È in grado di reggere tutti i novanta minuti?
"Me lo auguro, in ogni caso mi manca poco per tornare come prima. Ciò che conta è che ho lasciato alle spalle anche questo infortunio e ora mi sento bene fisicamente"

È ottimista per la salvezza?
"Abbiamo sia le qualità tecniche sia quelle morali che servono per centrare l'obiettivo della permanenza in serie B. Siamo una buona squadra e un eccellente gruppo che lavora bene durante la settimana. C'è unione tra di noi, sentiamo la responsabilità della maglia che indossiamo".

Che serie B ha ritrovato?
"Un campionato di buon livello e soprattutto incerto, perché non ci sono partite scontate: la prima può perdere contro l'ultima. Ogni sfida la devi affrontare al massimo, altrimenti sono dolori".

È uno studente universitario e presto diventerà anche papà. Come si sente in questo doppio ruolo?
"Io e la mia fidanzata aspettiamo una bambina ed è l'aspetto più bello perché tra qualche tempo mi cimenterò anche nella parte di genitore. Sono anche uno studente universitario, al secondo anno di economia e per questo mi sento molto vicino a questi temi educativi che la Reggiana ha posto al centro delle attenzioni".

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Qual è il messaggio da offrire ai giovani calciatori, soprattutto in questo momento che è riaffiorato il problema del calcio scommesse online?
"Mi auguro che ci sia una maggiore presa di coscienza da parte di tutti e questi interessanti convegni hanno proprio questa finalità. Ritengo sia importante parlare ai ragazzi giovani, a quelli che saranno i calciatori del futuro".

Ha una ricetta?
"Il concetto chiave per me è riempire la propria giornata e investire il proprio tempo in modo corretto e giusto. Sono un sostenitore dello studio ma non solo, occorre coltivare i propri interessi a prescindere dal calcio, seguendo dei propri obiettivi extra calcistici. Avere la mente impegnata ti sottrae dalle cattive tentazioni".

Niente play station, musica o smartphone?
"Ci sta tutto, nella giusta misura. Non devono crescere come soldatini ma è giusto capire quanto spazio dare a ogni interesse nel corso della propria giornata".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 08 dicembre 2023 alle 14:48
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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