Chiara Beccari, calciatrice del Sassuolo Femminile, premiata durante l’ultima edizione dell’European Golden Boy, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport, affrontando numerosi temi e partendo però proprio dalla conquista del premio: "Ero al campo a Sassuolo, era una giornata di allenamento: ho provato una grande gioia perché si tratta di un premio molto importante a livello personale". 
 
I suoi impegni con la Nazionale le hanno impedito di essere presente alla cerimonia di consegna dove, però, è stata perfettamente rappresentata dal direttore Terzi e dal tecnico Piovani: che cosa le hanno raccontato? 
"Appena sono rientrata Piovani mi ha presa da parte e mi ha raccontato tutto nei dettagli, era quasi più felice di me! Era seduto alle spalle di Bellingham… non nascondo di aver provato un po’ di invidia!". 
 
Questo premio rappresenta più uno stimolo o una pressione? 
"Sono sempre stata una giocatrice che ha creduto poco nelle proprie capacità, quindi assolutamente uno stimolo per spingermi a fare ancora meglio". 

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Qual è l’attaccante italiana a cui si ispira?
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Senza dubbio Girelli, quando penso a un’attaccante penso a lei. Ho avuto la fortuna di allenarmi con lei alla Juve per un anno, è una che cura tutto nei minimi dettagli e che ha il fiuto del gol come poche. Oltre a essere una persona che trasmette grande passione, dentro e fuori dal campo".
 
E il suo idolo di bambina?  
"Neymar, anche se negli ultimi anni, visto che ho cambiato posizione in campo, la mia attenzione si è spostata su Lewandowski".

A proposito di questo: le piace fare la punta centrale o si sente sempre più un esterno?  
"A me piace puntare l’uomo frontalmente e quindi partendo molto larga ho più occasioni di farlo, mentre partendo centrale è più difficile. Mi trovo bene in entrambe, ma se proprio devo scegliere dico esterno".
 
Dopo un ottimo anno a Como, la scelta di Sassuolo: in questi primi mesi cosa ha potuto apprezzare in particolare del tecnico Piovani? 
"Da lui posso imparare moltissimo perché essendo stato un attaccante mi aiuta molto nei movimenti senza palla e nella lettura delle giocate. In questo è davvero molto bravo!". 
 
Sa che per tante giocatrici di proprietà Juventus prima di lei il Sassuolo è stato quello che il direttore Braghin ha definito l’Erasmus prima di tornare alla Juve: è uno dei suoi obiettivi? 
«Ora sono concentrata solo sul far bene qui a Sassuolo. Sicuramente tra i miei obiettivi c’è quello di tornare in bianconero. Per quanto riguarda la Nazionale l’obiettivo è essere convocata in pianta stabile con quella maggiore. Mentre il sogno nel cassetto è vincere il Mondiale".

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Ven 29 dicembre 2023 alle 15:28
Autore: Sarah G. Comotto
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