"Fuori è notte, mangio il buio col pesto. Non mi piace ma lo ingoio lo stesso". È buio pesto in casa Sassuolo Femminile. Cinque sconfitte su sei partite, una pessima partenza per la formazione guidata da mister Gian Loris Rossi che sta provando a cambiare moduli, calciatrici e posizioni ma sin qui non è riuscito ancora a trovare la quadra. D'altronde, quando si fa un solo punto dopo 6 giornate è chiaro ed evidente che ci sia più di qualcosa che non vada.

Il dopo Piovani non era semplice, lo si poteva mettere in preventivo ma forse è stato sottovalutato questo aspetto. Rossi ha portato entusiasmo e ambizione, ha portato idee nuove che hanno bisogno di tempo per essere assimilate da una formazione che è stata ringiovanita e puntellata anche con elementi di qualità. Il problema però in questo momento è l'aver sbandierato ai quattro eventi in estate la voglia di disputare un torneo da protagonista per "far meglio dell'anno scorso". Ecco, se si parte da questo presupposto allora l'avvio di stagione del Sassuolo Femminile è da considerarsi disastroso e fallimentare perché far meglio dell'anno scorso vuol dire arrivare terzi e andare in Champions League. Il Sassuolo in questo momento è ultimo e ha 1 punto.

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Il calendario sicuramente non è stato semplice con Juventus, Roma, Inter e Fiorentina affrontate nelle prime 6 giornate ma anche contro avversari decisamente alla portata come Napoli e Lazio sono arrivate due sconfitte e soprattutto contro le azzurre è arrivata una bruttissima prestazione, forse l'unica davvero sbagliata in questo avvio, mentre con le biancocelesti non si può non tener conto dell'espulsione di Philtjens nel primo tempo che ha sicuramente complicato i piani.

La difesa continua a far acqua da tutte le parti e con i 3 gol incassati ieri sono addirittura 17 i gol subiti in 6 partite dal Sassuolo, praticamente una media di 3 gol a partita che vorrebbe dire farne 4 in ogni gara per vincere. Da qui probabilmente l'idea di mister Rossi di affrontare la Fiorentina con un atteggiamento remissivo, con la squadra disposta con due linee basse, con il 5-4-1, con Girotto a sfiancarsi nel pressing e con il resto della squadra nella propria metà campo a difendere l'iniziale vantaggio arrivato grazie all'asse Prugna-Chmielinski che ha concesso il bis dopo il gol di domenica scorsa con la Lazio.

Nel primo tempo, pur senza brillare, il Sassuolo era riuscito a imbrigliare la Fiorentina di De La Fuente. Durand praticamente inoperosa, con le neroverdi che nei minuti finali hanno colpito una traversa su punizione con Prugna e hanno sfiorato il gol su azione in un paio di circostanze. Fosse entrata quella punizione di Prugna forse staremmo commentando un altro risultato ma in questo momento non serve recriminare, si darebbero degli alibi alle giocatrici e ora invece bisogna solo far quadrato, far gruppo, dare qualcosa in più perché evidentemente quanto dato non basta, e ritrovare certezze con lo stesso allenatore che forse avrebbe potuto gestire diversamente i cambi nel secondo tempo con la Fiorentina, con la squadra che nei primi 20 minuti si è di fatto consegnata all'avversario.

Bisogna lavorare, bisogna migliorare, bisogna ritrovare vecchie convinzioni perché adesso è buio pesto ma Rossi e il Sassuolo hanno ancora margine per raddrizzare una stagione che è partita col piede storto e per questo la gara di domenica prossima contro il Como allo stadio Ricci diventa assolutamente una questione di vita o di morte.

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Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Dom 13 ottobre 2024 alle 16:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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