SN - Gian Loris Rossi: "Non siamo allo sbando ma sta mancando un po' di tutto"

Gian Loris Rossi, allenatore del Sassuolo Femminile, ha parlato dopo la sconfitta in campionato allo stadio Ricci contro la Fiorentina Women per 1-3. Ecco le parole del tecnico neroverde ai cronisti presenti compreso l'inviato di SassuoloNews.net: "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo come l'abbiamo preparato, difensivo e con buone ripartenze. Potevamo fare anche almeno un altro gol con la traversa di Prugna e un'occasione con Pleidrup. Nel secondo tempo dovevamo fare e avremmo voluto fare uguale. Loro hanno hanno accelerato, hanno trovato, sì sono d'accordo, più linee di passaggio, linee di passaggio giuste dove noi siamo arrivate leggermente in ritardo e sta di fatto che le occasioni poi sono stati due rimpalli e un rigore che non dobbiamo commettere".

Cosa sta mancando in questo avvio? Il bottino al momento è magro...
"Eh sì, vuol dire che qualcosa manca e manca un po' di tutto. Quello che stiamo sempre dicendo, manca sia nella gestione della palla, nella fase offensiva, difensiva, tutto quanto, la mentalità, stiamo lavorando su tutto e ovviamente quando si ha un punto vuol dire che manca un po' di tutto. È chiaro che ci sono sempre note positive, quello che sto dicendo alle ragazze che comunque la partita noi la facciamo e non siamo una squadra allo sbando, assolutamente no. La partita l'affrontiamo sempre bene come la prepariamo e le ragazze stanno dando davvero al 100% quindi siamo una squadra viva e si vede, si vede anche quando si va sotto nella reazione, siamo una squadra assolutamente viva".

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Forse un po' anche visto il momento la squadra dal punto di vista è mentale, dopo i gol è crollata....
"Sì, oggi sì, più di altre volte. Dopo il primo gol ci sono stati altri due gol nei 10 minuti e ci siamo riaccese troppo tardi e quindi sì, oggi questo è stato pagato. Il primo gol non volevamo prenderlo, volevamo reggere ancora, è stata la partita dove l'abbiamo preso dopo a livello di minutaggio e però non è bastato. Dobbiamo reggere comunque dopo anche perché si può subire, sappiamo benissimo che possiamo subire gol, ma dobbiamo saper reagire. Ci lavoreremo sicuramente".

Quei 20 minuti del secondo tempo sono figli di una presunzione, di una convinzione che potevate finalmente portarla a casa?
"Chiaro che noi l'avremmo voluta affrontare nello stesso modo e siamo scesi in campo assolutamente così. È chiaro che rispetto a queste linee loro di passaggio e questi duelli che abbiamo perso o rimpalli è ovvio siamo stati svantaggiati da questo ma non era presunzione, no, anzi c'era la sicurezza e stavolta volevamo portarla a casa. No, non c'era presunzione, non c'è nella nostra squadra, c'è assolutamente umiltà. Magari se da fuori è così non è assolutamente quello. È chiaro che dopo aver subito il gol subentra un po' di timore ma non c'è presunzione".

Le gare sono tutte importanti però forse quella di domenica contro il Como diventa per voi la gara della vita...
"Eh sì, ma per noi lo era anche oggi. Ti dico la verità, era anche oggi così e volevamo portarla a casa. È ovvio che col Como diventa altrettanto importante perché ogni partita in un campionato corto come nella Regular Season lo è, e dobbiamo fare una grande partita domenica".

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