Il nuovo difensore del Sassuolo Cas Odenthal è arrivato la settimana scorsa in neroverde e ha già avuto l’occasione di scendere in campo nell’amichevole contro il Monza lo scorso 3 agosto. Tra ambizioni, passato, famiglia e la promessa di fare la prossima intervista in italiano, il difensore olandese, si è raccontato in esclusiva ai canali ufficiali del club: "L'evento della scorsa settimana è stato speciale, penso che tutti i tifosi fossero lì per mostrare il loro supporto e anche il giorno dopo la partita c'erano molti tifosi, quindi sono entusiasta e non vedo l'ora di iniziare".

Com'è nata la trattativa?
"Il mio agente mi ha detto che il Sassuolo mi voleva, ho parlato anche con Pamieri con il mister e penso che questo sia un grande club. Il Sassuolo ha le idee chiare in quanto a obiettivi e traguardi da raggiungere come team quindi credo sia un ottimo palcoscenico anche per giocatori più giovani, loro vogliono migliorare i calciatori, ed è per questo che ho scelto di giocare al Sassuolo".

Qual è stato il primo approccio con il Sassuolo?
"L'approccio con la squadra è stata davvero gentile, mi hanno parlato un po' in inglese ma parlo anche un po' di italiano e ho cercato di rispondere in italiano quindi è stato più facile. Non conoscevo nessuno quindi tutto è una novità ma la squadra è stata davvero carina e gentile con me, devo dire che l'accoglienza è stata ottima".

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Grosso?
"Ho parlato con l'allenatore prima di venire qui e penso che le idee che abbiamo sul calcio siano le stesse: pressare alto, giocare palla al piede, imporre il proprio gioco, penso si sposi con il mio stile di gioco, quindi ho avuto subito una buona impressione dell'allenatore e oltre a quello ha una grande personalità".

La promozione con il Como che gioia è stata?
"La scorsa stagione con il Como è stata una stagione speciale per noi per la città. Penso che la Serie B sia una competizione dura ed è stata anche un po' inaspettata la promozione, la mia seconda dopo quella in Olanda, quindi spero di poter fare una tripletta. Non c'è due senza tre, no?".

Hai segnato anche una doppietta...
I due gol che ho segnato alla Ternana sono stati speciali, anche perché è stata anche la mia prima doppietta in carriera, penso di averli segnati in neanche 10 minuti. Eravamo sotto 1 zero e in 10 minuti stavamo vincendo due 2-1 quindi è stata una partita speciale. Ho vissuto emozioni speciali perché mio padre era in tribuna quindi  è stata una partita speciale".

È tanto importante per te la tua famiglia?
"Sì, la mia famiglia è importante per me, mio padre veniva a guardare ogni partita da ragazzo quindi è anche un po' il mio allenatore, il mio insegnante, mi aiuta molto è sempre onesto con me se gioco bene o se gioco davvero male, me lo dirà sempre".

Ci racconti qualcosa di tuo nonno?
"Mio nonno purtroppo è morto quando avevo quattro anni quindi penso che lui sarà orgoglioso ora. Aveva talento perché giocava a football professionistico e a baseball professionistico e penso che ora non ci sia nessuno di praticare due sport a livello professionale, figuriamoci ai suoi tempi".

Come si ottiene una promozione?
"Ottenere la promozione è possibile quando la squadra affronta ogni sfida con la mentalità giusta. La qualità dei singoli ovviamente è molto importante, ma penso che la qualità sia più importante, devi essere connesso, bisogna restare uniti e ragionare da squadra. A volte si vince  a volte si perde, questo è ovvio, ma ciò che conta è saper guardare avanti e migliorarsi giorno dopo giorni e così i risultati arriveranno".

Qual è stata la sfida più dura che hai dovuto affrontare?
"Le sfide maggiori in Italia per me sono state la lingua e lo stile difensivo perché penso che l'Italia sia il Paese dove sono nati i migliori difensori e ho dovuto adottare questo stile difensivo. Ho imparato tantissimo da quando sono qui ma all'inizio non è stato facile".

Quali sono i tuoi compiti?
"Io sono un difensore quindi ovviamente il mio primo compito è difendere per non subire gol e ovviamente sono un difensore centrale olandese quindi mi piace costruire il gioco. Vedo tutto della parte posteriore quindi devo parlare con i miei compagni di squadra e cercare di aiutarli".

Qual è la differenza principale tra l'Olanda e l'Italia?
La grande differenza tra l'Olanda e l'Italia è che qui in Italia è tutto più rilassato, in Olanda è super organizzato e scandito, ma devo dire che amo lo stile di vita italiano. La vita qui è super rilassata, il cibo è fantastico, quindi preferisco vivere in Italia".

È più difficile parlare in italiano o giocare in italiano per te adesso?
"Tra parlare e giocare per me adesso la cosa più difficile è esprimermi in italiano. So parlare in italiano ma a livello basso, quindi nelle interviste è meglio parlare inglese, ma farò alcune interviste in italiano".

Poi chiude parlando in italiano: "Sono molto carico e non vedo l'ora di iniziare. Questo campionato è difficile ma daremo il 100%. La prima cosa che ho imparato è Forza Sasol. La prossima intervista la faccio in italiano".

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Odenthal
Sezione: News / Data: Mar 06 agosto 2024 alle 17:03
Autore: Manuel Rizzo
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