A volte ritornano, anche se non proprio contentissimi. A volte li si ripigliano a casa, anche non proprio contentissimi. Ecco, e vissero tutti felici e contenti non è un finale da scrivere alla storia tra Maxime Lopez e il Sassuolo. Anzi. Inutile nascondersi anche perché in passato non sono mancate delle punzecchiature sull'argomento: Maxime e il club neroverde non si sono lasciati bene e il suo ritorno dopo il mancato riscatto è 'forzato'. Forzato perché la Fiorentina, che lo aveva ingaggiato in prestito per 1 milione di euro con diritto di riscatto fissato a 9 milioni, ha deciso di non puntare sul centrocampista francese cresciuto a Marsiglia e che a Marsiglia ora ci tornerebbe di corsa, perché c'è Roberto De Zerbi in panchina, l'uomo che lo aveva voluto fortemente in Emilia. Ma ora le cose sono cambiate e RDZ all'OM sembra avere altri interessi.

E così Maxime 'Le Minot' Lopez si ritrova ancora una volta a Sassuolo. Quel bistrattato Sassuolo e che il classe '97 ha di fatto ha ripudiato con un gesto forte e che da queste parti non è stato dimenticato, ovvero l'espulsione a Napoli alla seconda giornata di campionato, arrivata per altro nel miglior momento della formazione allora guidata da Alessio Dionisi. Proprio il tecnico, insieme alla società, non vide di buon occhio quel gesto. E non poteva essere altrimenti. Naturalmente nessuno discute le qualità tecniche del ragazzo che resta un ottimo giocatore e probabilmente non era l'ideale nelle idee tecnico-tattiche dell'allenatore toscano ma qualche dubbio in più è venuto su altre qualità del ragazzo, quelle morali, perché si può spingere per andare via ma ci sono sempre dei limiti da non superare come il rispetto verso un club che non ti ha mai fatto mancare nulla, i tuoi compagni, i tifosi, ecc ecc.

L'ultima immagine ha macchiato indelebilmente la sua avventura con la maglia neroverde. Il rosso arrivato a Napoli per aver detto qualche parola di troppo all'arbitro e le due conseguenti giornate di squalifica sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La situazione era esasperata ormai da diversi mesi, basti ricordare cosa successe a cavallo tra il mese di gennaio e di febbraio l'anno scorso, con Maxime che giocò solo nel secondo tempo con la Lazio, saltando le 5 sfide successive (2 in panchina), tornando in squadra a partire dal 12 febbraio, dalla gara con l'Udinese.

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Come detto, le qualità del francese non si discutono e solo chi non capisce di calcio potrebbe mettere in discussione il suo talento. Il problema però è che il talento va curato, va allenato e va accompagnato anche con la testa e Maxime Lopez in questi suoi anni in neroverde non sempre è riuscito a far collimare le due cose. Vanno ricordati i gol segnati, spesso importanti e decisivi come quello a Napoli ma anche quello in casa della Juve che resterà nel cuore di tanti tifosi, vanno ricordate le sue giocate, le sue geometrie, ma anche i...suoi 'colpi di testa'! Tanti, troppi, cartellini gialli 'stupidi', evitabili, arrivati per un fallo di reazione o perché aveva perso le staffe, arrivato per una baruffa con un avversario o per qualche parolina di troppo nei confronti dell'arbitro e il rosso di Napoli è stato l'apice.

Una situazione non semplice da gestire. In 101 presenze (7.595 minuti) con la maglia del Sassuolo sono arrivati 33 cartellini gialli (32 su 96 partite di Serie A), praticamente un'ammonizione ogni 3 gare giocate, con il picco della stagione 21/22 con addirittura 14 ammonizioni. E Carnevali ha già tuonato: "Se arriva l'offerta giusta va via, altrimenti resta e si fa la Serie B". D'altronde quel cartellino rosso non è stato dimenticato. E naturalmente non può passare inosservato perché Sassuolo merita di più, merita rispetto e merita gente motivata che vuole questa maglia. Maxime Lopez ha salutato il Sassuolo l'anno scorso senza remore, andando alla Fiorentina, in un club "ambizioso" come lo ha lui stesso definito. Forse troppo ambizioso, perché a fine stagione il riscatto non c'è stato, il feeling con il francese non è scattato e ora è tornato in neroverde. In Serie B. Qualcuno adesso lo chiamerebbe karma.

Sezione: News / Data: Sab 13 luglio 2024 alle 14:30
Autore: Antonio Parrotto
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