Eleonora Goldoni, giocatrice del Sassuolo Femminile, ha parlato a NSS Sports. La giocatrice ha detto la sua sul mondo social e sul calcio femminile, ma non solo: “Finalmente il calcio femminile viene considerato uno sport professionistico, il primo luglio del 2022 abbiamo raggiunto questo traguardo con molta fatica, ma finalmente ora abbiamo tutele e i minimi salariali per cui abbiamo lottato in questi anni. Non siamo ancora arrivati all’obiettivo finale, ancora si parla di stipendi troppo bassi in confronto al seguito e agli interessi economici che ruotano intorno al nostro mondo. È giusto che tutto questo non ci basti. Serve che l’informazione pubblica si interessi e racconti il calcio femminile, fino a qualche settimana prima dell’inizio dei prossimi Mondiali nessuno aveva ancora acquistato i diritti per trasmettere le partite. Questo è un fattore allarmante rispetto a come viene ancora considerato il nostro sport, ancora di più in questo caso che si tratta della Nazionale e di un torneo così importante”.

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“Il mondo della moda? Penso che questo interesse me l’abbia trasmesso mia mamma, che è stata prima modella e poi stilista, quindi è un po’ un tratto che nasce dalla mia famiglia. Credo che sia un’efficace forma di espressione della propria personalità e di quello che ciascuno ha dentro, apre a un mondo interiore magnifico e variegato, quindi mi piace curare questo aspetto, mi fa stare bene farlo. Tante volte mi capita di sentire abbinato il mio nome al termine influencer, prima ci facevo più caso e mi dava fastidio, ora sinceramente no. Ho riflettuto sul significato del termine e il fatto di riuscire a influenzare le persone dando un’impronta positiva attraverso i social non è per niente una brutta cosa. Io decido e mi piace essere attiva sui social per condividere la mia quotidianità e avvicinare le persone alla mia vita e ai miei valori, creando una piccola comunità”.

“È vero io sono una calciatrice del Sassuolo ma tifo Inter e non l’ho mai nascosto, chi mi segue lo sa. Sono andata a vedere il derby in Semifinale di Champions League e per l’entusiasmo della vittoria ho postato una foto con la maglia nerazzurra. Non dico di non averci pensato, so che faccio parte di un altro club ma perché non farlo? Il mio desiderio era di condividere le mie emozioni in quel momento. Va bene che si parli di rivalità però anche questa è una mentalità che si deve cambiare nel mondo del calcio, io porto avanti l’idea che anche se faccio parte di un club posso tifare un’altra squadra, facendolo sapere all’esterno in tutta libertà. Tutti tifiamo una squadra fin da bambini e non avrebbe senso far finta che non sia così”.

“Non ho vergogna a condividere momenti miei di grande difficoltà. Questo aiuta anche a ridimensionare l’immagine che qualche volta viene data di noi sportivi e a non metterci su un piano diverso da quello del pubblico che ci segue. Obiettivi? Divertirmi ed entusiasmarmi, sognando di vincere un titolo e di sentirmi al centro di un progetto”

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Dom 16 luglio 2023 alle 16:41
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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