Prestigioso e stra-meritato riconoscimento per Francesco Palmieri. Il responsabile del settore giovanile del Sassuolo ha ricevuto il premio Mino Favini in qualità di miglior responsabile del settore giovanile d'Italia dell'anno. Noi lo diciamo subito a scanso di equivoci ma sono i fatti a parlare per Palmieri: lo consideravamo già da tempo il miglior responsabile del settore giovanile d'Italia (e non solo) e il premio è un'ulteriore certificazione a un lavoro iniziato tanti anni fa e che sin dalla nascita ha dato i suoi frutti. Senza voler assolutamente mancare di rispetto a chi lo ha preceduto, come da titolo, Francesco Palmieri ha avuto tantissimi meriti ma uno in particolare resterà nella storia: ha messo il settore giovanile del Sassuolo sulle mappe d’Italia!

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Potremmo stare a elencare i tantissimi giocatori sfornati in questi anni dal vivaio emiliano e che giocano stabilmente in Serie A, Serie B, Serie C o all'estero in grandi campionati, ma non basterebbe un solo articolo per farlo. Basti pensare però, ad esempio, che Palmieri è andato addirittura in Croazia, tanti anni fa, per portare in Italia Martin Erlic (all'epoca al Parma) ma chissà quanti altri esempi simili e storie ancora sconosciute che meriterebbero di essere raccontate. Non c'è un ragazzo che abbiamo avuto il piacere di intervistare che abbia mai pronunciato una singola sillaba per criticare il Direttore. E non solo durante l'intervista ma anche a microfoni spenti.

Come ama ripetere spesso lo stesso Direttore, in molti si riempiono la bocca parlando di settore giovanile. Poi c'è chi fa i fatti, proprio come Francesco Palmieri. E non va sottovalutato un aspetto: il bacino d'utenza. Sassuolo è un territorio importante ma si trova nella morsa delle grandi piazze, con più storia alle spalle, come Modena, Reggio Emilia, Parma e Bologna. Non era affatto semplice ma ora in mezzo a queste realtà, sulle mappe dell'Italia pallonara, c'è anche il Sassuolo. "La difficoltà più grossa all'inizio, c'erano solo 8 squadre e abbiamo cercato di strutturare tutte le annate. Ora abbiamo 13 squadre e abbiamo cercato di alzare l'asticella in tutte le annate, cosa che non è mai facile" aveva raccontato alcuni mesi fa lo stesso Palmieri. Nel vivaio neroverde c'è stata una crescita costante e che non ha ancora raggiunto l'apice ma se il Sassuolo ha un futuro roseo, pieno di talento, lo deve anche al suo responsabile del settore giovanile. Una persona schietta e sincera, di come ne trovi poche nel mondo del calcio. Un dirigente che ha tantissime medaglie al valore puntate sul petto. Il premio Mino Favini è forse il coronamento di una lunga rincorsa, cominciata tanti anni fa. Ma è un punto di partenza, mica un punto d'arrivo!

Sezione: Settore Giovanile / Data: Mar 21 febbraio 2023 alle 11:34
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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