Stefano Marchetti, dg del Cittadella, ha parlato a PadovaOggi raccontando tutta la sua delusione dopo la sconfitta per 6-1 in casa del Sassuolo: "Ho dormito molto poco queste ultime notti. Non ho mai perso nella mia carriera 6 a 1. Nelle ultime due partite non ho visto lo spirito che ci ha contraddistinto in questi anni e ci sono state cose che non mi sono piaciute. La verità è una sola: ci sciogliamo con troppa facilità. Sicuramente è una questione mentale perché vedo giocatori affidabili, che sono qui da tanti anni, in difficoltà, psicologicamente appesantiti, incapaci di esprimere l'atteggiamento battagliero insito in questa squadra. Oltre a perdere poi, ci abbiamo messo dentro degli errori incredibili, come in occasione dei gol. Non è solo una questione di qualità, ma anche di testa".

Prosegue il dirigente del Cittadella: "Il rigore di Frosinone e il primo contro il Sassuolo sono quantomeno discutibili. Soprattutto quello del Mapei Stadium non è penalty. Sia chiaro, con o senza quel penalty magari perdiamo lo stesso perché regaliamo il secondo gol, al tempo stesso anche gli episodi in questo momento ci girano tutti storti. Nei momenti di grande difficoltà, come quelli che stiamo attraversando, serve una gara perfetta, in cui anche le virgole sono tutte al loro posto. Non siamo una squadra d'esperienza in grado di reggere determinate situazioni, come quella che stiamo attraversando. Non ho ancora parlato con la squadra e spero tutti riflettano, in profondità. Questa debacle deve essere decantata nella maniera giusta".

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Marchetti riconosce la delicatezza del momento: "Vero, siamo rimasti in partita fino al 60' al Mapei Stadium, ma poi non dobbiamo crollare in questa maniera. È un brutto segnale, che non mi è piaciuto. Il Sassuolo è molto forte e noi gli abbiamo permesso di esaltarsi. Non è la prima volta che accade ciò. Anche io ho percepito un senso di arrendevolezza e inevitabilità dopo il 3 a 1. Ci deve essere una riflessione molto profonda. Faccio fatica ad accettare questa situazione perché non ci è mai successo. Lo spirito del Cittadella è quello di non mollare, ma non l'abbiamo fatto. Dovrò parlare con i giocatori e capire questo atteggiamento. Non è casuale e bisognerà approfondire questo aspetto durante la sosta".

Gorini in bilico?  Marchetti non si sbilancia e cerca di prendere tempo su un possibile esonero di Gorini: "Devo prendermi del tempo per riflettere profondamente e poi avrò idee un po' più chiare sul da farsi. Non è facile capire quanto sta succedendo, così come è poco semplice capire perché i ragazzi hanno mollato così di schianto. Se la gara fosse proseguita ci avrebbero fatto 15 gol... Certe risposte si possono avere solo dopo un'analisi profonda, non solo sul tecnico. È una sconfitta che non passa inosservata, questo è certo. Se c'è l'atteggiamento e la prestazione dopo aver perso, ti puoi aggrappare a qualcosa per ripartire, ma dopo Sassuolo ho visto rassegnazione e non ricordo di averla mai vista nel Cittadella. Ergo, ora serve una riflessione molto più profonda. Non ho mai esonerato un allenatore, però tutte le volte che ho preso una decisione l'ho fatto ragionando molto attentamente su quello che vado a fare o dire. È una brutta sconfitta, la più brutta della mia storia da quando sono a Cittadella. Non è il momento più complesso da quando sono a Cittadella, di certo questa sconfitta mette tanti pensieri".

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Sezione: News / Data: Lun 07 ottobre 2024 alle 12:25
Autore: Manuel Rizzo
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