Emiliano Bigica, allenatore del Sassuolo Primavera, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria del campionato con i neroverdi arrivata grazie al 3-0 sulla Roma in finale. Ecco le sue parole raccolte dal nostro inviato: "Un Sassuolo pazzo, un Sassuolo che è stato il quarto attacco del campionato ma forse tra le peggiori difese ma da quando abbiamo vinto con la Fiorentina al ritorno è come se i ragazzi avessero fatto una crescita dal punto di vista mentale di cui io parlo tanto dal primo giorno. Abbiamo trovato grandissima solidità nelle tre partite più importanti mantenendo sempre una buona media realizzativa. Firenze è la mia seconda casa, quando ho saputo che le finali si sarebbero svolte qui ho minacciato i miei giocatori perché dovevano portarmi in tutti i modi al Viola Park, in una atmosfera e in un posto bellissimo. Per me è una doppia soddisfazione vincere qui e aver regalato all'ambiente Sassuolo un po' depresso una gioia".

C'erano 11 punti di distacco fra voi alla Roma, cosa vi ha portato a colmare il gap?
"Io penso che la squadra, l'anno scorso eravamo quella che stava meglio fisicamente, anche quest'anno è stato uguale. La fiducia che hanno raggiunto i ragazzi hanno aiutato in questa impresa, perché dobbiamo parlare di impresa, abbiamo battuto delle squadre che ci avevano dato dei dispiaceri. Siamo stati bravi, i ragazzi ci hanno reso orgogliosi".

Per Palmieri è la chiusura perfetta. È una chiusua anche per lei?
"Io sono a scadenza di contratto quindi quando passerà la sbornia parlerò con la mia società. Una società a cui devo dire grazie perché 4 anni fa ero rimasto a casa e nella persona di Palmieri mi ha dato l'opportunità di venire in un ambiente sano, in una società che è il fiore all'occhiello del calcio italiano e mi ha sempre messo a disposizione delle squadre e dei ragazzi su cui poter lavorare. Ringrazio la famiglia Squinzi, il presidente Rossi, Giovanni Carnevali, al mio staff, a chi lavora dietro le quinte, e poi vorrei dedicare la vittoria a mio padre e penso che sia orgoglioso di vedermi tirare su la Coppa, e a Mattia Giani, un ragazzo che due mesi fa è venuto a mancare, giocava con me in finale Scudetto contro la Roma e avevamo eliminato l'Inter in semifinale. C'erano delle cose che riconducevano e voglio dedicare la vittoria a queste persone. Ho rivisto quella partita persa dopo 5 anni, si è chiuso il cerchio".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

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Un pensiero su Matteo Falasca, l'eroe di giornata...
"Matteo è arrivato qui ed è tra quelli che in queste ultime tre partite ha fatto un cambio incredibile, trovando autostima, coraggio e fiducia che gli ha permesso di essere il miglior terzino di queste fasi finali. Immagino la sua felicità per il gol, è un prospetto che può, avendo fatto questa cre".

Nei primi 25 minuti squadra un po' contratta, poi un Sassuolo che ha meritato la vittoria...
"La Roma aveva preso campo, noi non avevamo il coraggio di aggredirli alto, poi i ragazzi hanno preso fiducia. Abbiamo meritato questa vittoria facendo una partita di sacrificio. Sapevamo che nelle transizioni la Roma non gli piaceva correre indietro e si sarebbero creati degli spazi e abbiamo avuto la capacità di sfruttare quelle situazioni e i calci da fermo. Anche in campionato con la Roma dopo l'1-0 avevamo avuto un'occasione con Cinquegrano e non fece gol, questa sera l'ha fatto ed è importante sfruttare questi calci piazzati".

Vittoria tecnica ma anche tattica. In cosa si sente di aver dato di più a questa squadra?
"Queste sono valutazioni che dovete fare voi. Io adoro questa categoria perché gli puoi ancora insegnare qualcosa e se si crea quell'empatia, se capiscono che devono mettere da parte il loro io ci si può divertire. Sicuramente mi piace la parte tattica, mi piaceva già da giocatore. La Roma ti veniva a prendere e il calcio è fatto di tante varianti, noi siamo stati bravi a conquistare tante seconde palle che ci hanno permesso di mandare fuori giri la Roma. Per il resto voglio solo elogiare i ragazzi che hanno fatto qualcosa di fantastico".

Ci sono ragazzi pronti per il salto?
"Mi verrebbe da dire tutti ma ovviamente ci sono dei ragazzi che per età dovranno lasciare, i 2005 l'anno prossimo diventando un campionato Under 20 saranno ancora buoni. Una squadra che in due anni arriva tra le prime quattro e quest'anno vince lo Scudetto penso abbia dei buoni valori".

Dopo Di Francesco che ha portato il Sassuolo in Europa
"Davvero! Era un pensiero che avevo fatto nel 2017/18 quando avevo fatto la finale con l'Inter. I ragazzi mi hanno dato la possibilità di avere un palcoscenico importante. Vediamo quello che accadrà. Abbiamo dato un sorriso all'ambiente Sassuolo però ci ritireremo su per poter tornare a sorridere nel calcio che conta".

Qual è stata la partita più difficile di queste tre?
"La prima perché non sapevo cosa aspettarmi. L'Atalanta è una squadra molto concreta, sfrutta le ripartenze e a volte noi non siamo stati dei fulmini nella regular season e invece non abbiamo concesso nulla all'Atalanta e all'Inter, la Roma per la sua qualità fantastica dal centrocampo in su ci ha creato delle difficoltà".

Sezione: Sassuolo Primavera / Data: Ven 31 maggio 2024 alle 23:36
Autore: Antonio Parrotto
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