Emiliano Bigica, allenatore del Sassuolo Primavera, ha parlato dopo la vittoria dei neroverdi in semifinale Scudetto contro l'Inter che è valsa la prima storica qualificazione alla finale: "Le emozioni sono tante. Ho un animo pieno di emozioni e che mi hanno regalato questi ragazzi, emozioni che sto vivendo e cercherò di vivere fino in fondo fino a venerdì. Per noi è la prima finale, siamo l'unica squadra tra le prime quattro a esserci per due anni di fila. C'è un lavoro da parte della società, del direttore Palmieri, di tutti quanti dietro la famiglia Primavera a questo progetto, a questo campionato che ci ha portato a giocarci le finali. Sono felicissimo e penso sia stra-meritata soprattutto per le ultime due partite giocate"

Come l'hai preparata?
"Avevo delle sensazioni positive. C'erano delle cose che si stavano concatenando e poi i ragazzi hanno fatto una prestazione importante. Noi conosciamo solo uno spartito, cioè essere aggressivi e andare ad aggredire alto, cercando di giocare la palla e abbiamo commesso anche degli errori e siamo stati fortunati in alcuni episodi. Temevo la condizione fisica avendo giocato tre giorni fa ma i ragazzi, complice anche il clima fresco, i ragazzi sono stati brillanti, sempre attenti e mi hanno fatto arrabbiare sul gol preso perché non va assolutamente preso visto che batto sempre sulla loro crescita mentale ed è un errore che non va fatto".

Roma o Lazio in finale?
"La Roma ha dimostrato nelle ultime 10 partite di essere ingiocabile però le finali sono partite a sé. La Lazio ha una grande solidità e ha grande qualità quando riparte. Intanto la guardo da spettatore, poi chi capita capita. Voglio vivere fino alla fine queste emozioni".

Si rivede il tuo carattere in questa squadra...
"Da giocare ero uno di carattere e cerco di trasmetterlo perché il campionato Primavera 1 dovrebbe già essere performante con l'introduzione delle retrocessioni, io cerco di tenerli sempre su di giri perché il modo di essere è questo. Io devo giocare con loro, se non gioco con loro loro si sentono un po' persi, tant'è che l'anno scorso quando sono stato espulso in semifinale con il Lecce abbiamo preso due gol, non c'entra nulla ma tanti addetti ai lavori hanno detto che non dovevo farmi cacciare fuori ".

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Cosa significa una finale a Sassuolo?
"Penso sia una gioia impareggiabile! Veniamo da un momento non bello per i nostri colori ma penso che stiamo alleviando la delusione con queste grandi prestazioni dei ragazzi. Questo è il frutto di un lavoro certosino, di una strategia fatta da Palmieri, dalla società, che mi ha messo sempre a disposizione dei gruppi importanti sui quali lavorare e penso che in questi 4 anni ci siano dei giocatori che un domani potranno essere utili alla causa del Sassuolo".

Qual è la qualità migliore della tua squadra?
"Mi hai fregato! (ride, ndr). Penso la mentalità nel senso che nella fase di non possesso essere sempre aggressivi. Non posso fare partite d'attesa perché loro non le ricinoscono e poi quando abbiamo la palla non mi piaceva che la palla mi passava sempre sopra e quindi dobbiamo giocarla. A tratti possiamo commettere degli erorri ma lo fanno anche i grandi".

Ha scelto i due trequartisti in avanti...
"Io ho fatto questa scelta perché non potevo lasciar fuori Knezovic, che è cresciuto in maniera esponenziale, tira come i grandi, sa fare bene il trequartista. Bruno è ritornato a essere determinante come l'anno scorso, ho recuperato Kumi e Leone e ho cercato di mettere i giocatori nelle loro posizioni per farli rendere al meglio ed è quello che ho deciso di fare quando ho scelto l'undici".

Come sta Knezovic?
"È uscito perché era ammonito, aveva i crampi, ma è un giocatore al quale non posso rinunciare al momento e fino a quando sta bene gioca".

Bigica
Sezione: Sassuolo Primavera / Data: Lun 27 maggio 2024 alle 23:18
Autore: Antonio Parrotto
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