Primo pareggio della stagione per il Sassuolo che torna dallo stadio Ettore Giardiniero - Via del Mare con un punto e anche con qualche rammarico ma, alla fine, i conti tornano perché - anche se per il sottoscritto non c'è stato il dominio sottolineato da Dionisi al termine della gara - è un punto che ci può stare per quanto visto nei 90 e passa minuti di Lecce. Ancora una volta, al triplice fischio finale, tantissimi commenti negativi per il pari. Bisogna ricordare una cosa: il Sassuolo non può vincere tutte e 38 le partite del campionato. Ci sono più rimpianti per la sconfitta interna con il Monza che per il pari di ieri in terra salentina. Non ci stava, anche per come si era messa, la sconfitta di Frosinone mentre il pari in casa del Lecce non deve far vergognare. Al Via del Mare quest'anno hanno perso Lazio, Salernitana e Genoa. A parte il Napoli, che ha banchettato vincendo 4-0 (risultato però bugiardo e pesante per quanto visto in campo), solo la Lazio aveva segnato un gol. Poteva arrivare la vittoria? Sì. Poteva arrivare la sconfita? Sì. Per questo il punto di Lecce serve per mettere fieno in cascina, per i momenti difficili.

Era giusto far rifiatare alcuni elementi, così Dionisi (visto anche quanto accaduto col Monza 4 giorni prima) ne ha fatti esordire 4 dal 1' minuto: Ferrari, Pedersen, Racic e Castillejo. Forse anche Laurienté avrebbe meritato di iniziare dalla panchina o, almeno, finire la sfida in panchina (Bajrami a sinistra con Castillejo sulla trequarti ad esempio, senza dimenticare Ceide) però Dionisi ha preferito tenerlo in campo e il francese ha nuovamente deluso le attese. Bene Ferrari e Racic, così come Samu Castillejo, in affanno Pedersen dopo le buone apparizioni, partendo nella ripresa, delle ultime settimane. Inizio difficile, neroverdi in difficoltà con la pressione del Lecce a tratti asfissiante. Una volta fatti sfogare i salentini, il Sasol ha alzato la testa e ha prima sfiorato il vantaggio con Racic, salvo poi trovare il gol con il rigore di Berardi, chiudendo il primo tempo in vantaggio grazie anche a San Consigli, autore di 3 parate importanti su Strefezza, Gendrey e Almqvist. Il Lecce poi ha trovato il pari a inizio ripresa e, così come i neroverdi, ha creato i presupposti per colpire ancora. Come detto sopra, non avevo la sensazione di un dominio del Sassuolo, mi è sembrato eccessivo il commento del mister. Peccato che tre occasioni siano capitate sul piede, poco caldo, di Racic. La gara infatti si è aperta, il Lecce ha provato a vincerla e ha concesso campo alla formazione neroverde che in ripartenza e nelle transizioni sa essere letale ma al Via del Mare non lo è stato per scarsa precisione o anche per un pizzico di sfortuna (vedi salvataggio di Pongracic, un muro ieri sera, su Berardi). Quando non si può vincere, devi non perdere. E allora anche un punto a Lecce, per tutto quello appena scritto, va bene.

Dopo otto giornate e con la sosta in arrivo si può già trattare un primo e parziale bilancio. Il Sassuolo ha perso 4 partite con Atalanta, Napoli, Frosinone e Monza, ha pareggiato con il Lecce e ha battuto Verona, Juventus e Inter, conquistando 10 punti. Sono stati 12 i gol segnati, 14 quelli subiti. Dopo un iniziale affanno, con i 4 gol di Frosinone a pesare come un macigno, la fase difensiva sembra in leggero miglioramento. Idem per l'attacco. In tre gare il Sassuolo non ha trovato la via del gol, contro Atalanta e Napoli (non c'era Berardi) e contro il Monza (tanti errori di Laurienté, in particolare). Il picco: le due vittorie con Juve e Inter in 4 giorni. Il momento negativo: il ko di Frosinone che, per fortuna, non ha lasciato strascichi ma deve comunque sempre essere tenuto bene a mente per il futuro. Alla ripresa ci sarà la Lazio, poi Bologna (nel mezzo la Coppa Italia con lo Spezia), Torino, Salernitana ed Empoli prima della Roma: tra le due romane 4 sfide che faranno la tara al Sassuolo 3.0 di Dionisi.

Sezione: Editoriali / Data: Sab 07 ottobre 2023 alle 14:45
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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