Giovanni Carnevali torna a parlare di Davide Frattesi. Il dirigente del Sassuolo ha parlato così a Rai GR Parlamento: “Stiamo facendo un po' di valutazioni, non è facile capire cosa succederà. C'erano delle richieste dall'estero ma il ragazzo vuole restare in Italia. Non accetto chiamate dall'Arabia Saudita (ride, ndr). La Roma lo voleva già dall'anno scorso, noi abbiamo anche l'interesse ad acquistare dei giovani e vedremo se in settimana riusciremo a chiudere l'accordo con loro per due ragazzi che riteniamo possano avere un futuro importante. C'è l'Inter, c'è la Juve. Faremo delle valutazioni assieme al giocatore e troveremo la soluzione migliore per tutti. Ci troviamo in una situazione più facile perché non abbiamo la necessità di fare cessioni di un certo tipo. Abbiamo venduto Scamacca, Raspadori e Traoré l'anno scorso, siamo in una situazione in cui se ci sono delle opportunità di un certo tipo venderemo Frattesi, se non dovessero esserci delle offerte congrue non è necessario fare vendite e può anche essere che Frattesi possa restare con noi l'anno prossimo. Non ho detto una bugia. Lui vuole andare in un top club e noi vogliamo accontentarlo. Vorremmo chiudere prima di andare in ritiro, quindi nei primi dieci giorni di luglio. Il giocatore vuole andare in un top club, ma noi pretendiamo che ci siano le condizioni che riteniamo giuste. Noi ogni anno cerchiamo di fare cessioni importanti ma se le facciamo vuol dire che abbiamo fatto degli acquisti, mirati, e noi cerchiamo di acquistare dei ragazzi da far crescere e questo lavoro porta anche dei risultati. Lo abbiamo fatto anche in passato. Frattesi l'anno scorso doveva andare alla Roma ma non c'era la contropartita economica giusta ed è rimasto da noi. Noi stiamo andando alla ricerca di giovani di prospettiva, ma speriamo di chiudere l'affare Frattesi in tempi brevi".

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Ancora Carnevali: "L’Inter è la società che si è mossa per prima, ma sta facendo le proprie valutazioni. Ovviamente non mancano le opportunità sul tavolo, inutile nasconderlo. Personalmente non ho mai incontrato il Milan, ma se dovessero arrivare altre squadre noi siamo pronti ad ascoltarle. Credo che chi arrivi per primo abbia più possibilità di chiudere la trattativa. La nostra richiesta rimane di 40 milioni di euro. Ciò non vuol dire che non siamo interessati a valutare giovani, in ogni trattativa si prova ad ascoltare tutto, si ragiona, non è un valore tassativo. La Roma ha la percentuale sulla rivendita che è una percentuale molto alta ma quando è stato acquistato Frattesi, Massara era alla Roma e non voleva cederlo. Fu una trattativa lunga e faticosa, riuscimmo a ottenere il sì del ragazzo e della Roma lasciando a loro il 30%. Ad oggi l'Inter è più avanti, forse. Io sul Milan non posso dire nulla perché io non ho avuto contatti, non so se ce l'ha il procuratore o meno, mentre ho parlato con le altre squadre e ci sono delle trattative avviate, importanti, che non soddisfano ancora la nostra richiesta. Rilancio del Milan? Io aspetto qualsiasi proposta, ma l'obiettivo è anche quello di chiudere in tempi brevi, sia per noi ma anche per lo stesso giocatore, perché il ragazzo poi è anche straordinario, c'è un legame particolare con lui e se gli posso dare una mano gliela dò volentieri. Berlusconi? Lo avevamo dato in prestito al Monza, il presidente era interessato tantissimo al ragazzo, mi convocò ad Arcore per trovare una soluzione e non è stato facile dire di no al presidente Berlusconi: gli feci una promessa dicendo che se non avesse giocato con noi ci sarebbe stato un occhio di riguardo per il Monza, per la stima nei confronti del presidente, per l'amicizia con Galliani, e perché io sono nato nel calcio con il Monza. Il presidente mi regalò una sua penna, mi disse che sarebbe servita per firmare un contratto importante con noi. Marotta? L’amicizia con Marotta conta relativamente. In trattative così importanti ognuno cerca di ottenere il massimo per il proprio club. Paragone con un grande del passato? Difficile accostare Frattesi a un giocatore del passato, ha caratteristiche uniche nel nostro campionato, è speciale. Vincerà Carnevali in ogni caso? Speriamo, io spero vinca il Sassuolo. Ogni anno si riparte, ogni anno è sempre più difficile, è complicato, ci sono tante difficoltà. Il nostro obiettivo è la permanenza, poi se riusciamo a concluderlo come negli ultimi anni, con la salvezza e i conti in ordine, siamo contenti. Futuro? Io spero che il Sassuolo ritorni a fare una coppa europea, è l'obiettivo che tutti noi abbiamo”.

Prosegue Carnevali: "Volpato-Missori? Non è una trattativa legata a Frattesi. Leggiamo di alcuni nomi, anche troppi, ma sono indipendenti dalla cessione del ragazzo. Ci incontreremo con la Roma nei prossimi giorni, se ci saranno le condizioni giuste, siamo interessati. In questi 15-20 giorni dobbiamo trarre delle conclusioni, valutare quali scelte fare, capire se devono rimanere nel nostro gruppo, mandarli in altre squadre, ma grazie al nostro scouting, grazie al direttore sportivo Giovanni Rossi cerchiamo di valutare più ragazzi importanti che possano entrare nell'ottica Sassuolo. Siamo interessati ai due della Roma, come siamo interessati anche ad altri. Seconda squadra? Noi siamo pronti per farla ma è un progetto che per quest'anno stiamo abbandonando, non ci sono le condizioni in Lega Pro. Oggi ci sono, al di là di una squadra, ci sarà il ripescaggio di una retrocessa, poi la promozione di D, dobbiamo aspettare 4 mancate iscrizioni. Questo è un grande problema per il calcio italiano, il Sassuolo vuole farla ma è un danno enorme. Se andiamo avanti con questo modus operandi rischiando di avere le seconde squadre chissà tra quanti anni. Io spero che la Federazione possa rivedere questo sistema altrimenti rischiamo di avere un grave danno".

Poi su Allegri che ha rifiutato le offerte dall'Arabia: "Personalmente sono dalla sua parte. Il denaro conta fino a un certo punto, poi servono voglia e ambizione per fare ciò che uno si sente, senza condizionamenti dalla parte economica. Sono preoccupato per quello che sta accadendo. Da amante del calcio del passato è un dispiacere, serve sempre rispetto per i tifosi. Il calcio sta diventando sempre di più un business, ma in maniera esagerata. E, come in tutte le cose, quando si esagera c’è il rischio di fare danni. La Premier la fa da padrona ormai, noi abbiamo ceduto due giocatori in Premier, a malincuore, e dico a malincuore perché ci sarebbe piaciuto vederli in Serie A per valorizzare il nostro campionato. Il denaro è importante ma contano le idee, bisogna cercare delle strategie per non essere condizionati dall'aspetto economico, anche se ovviamente incide molto. Noi dobbiamo cercare di dare una svolta al nostro calcio e anche il lavoro che si sta facendo come Lega, anche all'estero, ci sono idee diverse rispetto al passato e stiamo passando lo scotto di anni gestiti in malo modo. Una volta i giocatori ambivano a venire da noi. Tonali al Newcastle ad esempio a me è dispiaciuto, è un italiano che poteva diventare una bandiera del Milan, poi ovviamente di fronte a certe cifre si fanno certi ragionamenti. Perché nel mercato si arriva sempre a delle trattative frenetiche all'ultimo giorno? Sono per la chiusura del mercato a campionato iniziato. Ora si fanno tante chiacchiere, poi ci si riduce all'ultimo e questo fa capire che il nostro calcio ha bisogno di programmazione e se arriviamo alla fine vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. Con il mercato aperto, ci sono dei giocatori che non rendono nelle prime giornate, questo non va bene, non capisco perché certe regole non vengano riviste. Magnanelli alla Juve? Mi dispiace per il nostro capitano storico, a cui abbiamo anche ritirato la maglia, la numero 4. Gli è stata data l'opportunità di entrare a far parte dello staff di Dionisi, ha iniziato un percorso che gli auguro possa portargli risultati straordinari. Adesso ha fatto questa scelta, spero possa dargli quella continuità che ha in mente. Credo che se fosse rimasto ancora con noi per un anno gli avrebbe fatto bene“.

Sezione: Calciomercato Sassuolo / Data: Lun 26 giugno 2023 alle 13:50
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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