Massimo Cellino, proprietario del Brescia che lanciò Massimiliano Allegri in Serie A sulla panchina del Cagliari, ha parlato nel corso di un'intervista a La Stampa, tornando anche sul trasferimento del tecnico dal Sassuolo, dopo la promozione dalla Serie C alla Serie B, proprio al suo Cagliari: "Ha grandi qualità e poi è uno dei pochi allenatori aziendalisti: non ha mai preteso acquisti né s'è lamentato per le assenze, sa far bene con i calciatori che ha e li valorizza. Sono contendo che stia facendo così bene: tenga duro e spero non gli mettano fretta, completerà la ricostruzione dei bianconeri. Se ci sentiamo ancora? Quando uno dei due è giù, l'altro c'è sempre: è importante".

Una scommessa vinta.
"Non era andato oltre la C, ma il suo Sassuolo esprimeva un calcia propositivo e naif, portato alla costruzione, portato alla costruzione, ben diverso dagli stereotipi dell'epoca. Si intuiva l'influenza di Galeone, grande allenatore, ma nel momento sbagliato".

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5 sconfitte e un pari, ma non lo esonerò. Perché?
"La squadra perdeva, però giocava bene. Mi piaceva come stava in campo. E poi seguivo gli allenamenti, il metodo di lavoro e il rapporto con il gruppo mi convinsero a ignorare i risultati. E Zamparini che lo aveva ingaggiato al Palermo ironizzò dicendo che gli avevo fatto un favore. Beh, su Allegri non avevo sbagliato".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 23 gennaio 2024 alle 18:19
Autore: Sarah G. Comotto
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