Roberto De Zerbi torna in Italia? Per adesso il tecnico continua ad allenare lo Shakhtar Donetsk ma il suo nome è stato affiancato a quello dell'Atalanta. Pur rispettando tutti e riportando le notizie per dovere di cronaca, un bresciano come Roberto De Zerbi non andrà mai sulla panchina dell'Atalanta, visti anche i precedenti. Ma, intanto ecco le parole del giornalista Enzo Bucchioni su TuttoMercatoWeb: "Ora toccherà all’Atalanta capire cosa fare domani e in attesa di sapere se sarà capace almeno di riprendersi un posto in qualche coppa è già tempo di bilanci e lo si è capito anche dalle parole di Gasperini nel dopo gara. Il bilancio in rosso è evidente e come succede spesso in questi casi, sarà chiamato in causa anche l’allenatore. Proprio perché trattasi di fine ciclo e per di più con una nuova proprietà, la posizione di Gasperini sembra debole. Ripartire con lo stesso allenatore significherebbe comunque la ricerca un filo conduttore, un continuum con l’esperienza precedente e in questi casi, le attese, i raffronti e i paragoni diventano sempre compagni di viaggio molto scomodi. Se si deciderà per un rinnovamento totale, per una ripartenza su basi diverse, l’addio a Gasperini non può non essere una conseguenza immediata. Un nuovo direttore sportivo c’è già e pure questo è un inizio. La sensazione che la nuova proprietà americana voglia ripartire anche con uomini “suoi” è forte e le scelte dipenderanno molto dai programmi. Se Pagliuca & C. decidessero di alzare immediatamente l’asticella potrebbe diventare concreta l’idea di puntare su un tecnico di nome, già affermato.

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Ancora Bucchioni: "E’ più probabile, però, che prevalga l’idea di continuare con un target medio-alto, con il bel gioco, con lo spettacolo e allora ecco all’orizzonte un tecnico emergente come De Zerbi capace anche di migliorare e lanciare i giovani. E questa potrebbe essere l’idea giusta: squadra giovane e gioco brillante. Ma non solo De Zerbi, l’elenco è ampio. Se poi, invece, si dovesse decidere la riconferma di Gasperini è chiaro che allora si dovrebbe passare a una vera e propria rivoluzione dell’organico. E’ evidente che molti giocatori si siano sgonfiati, altri fanno fatica a tenere il livello imposto per anni da Gasperini e diventa difficilissimo a tutti questi chiedere di seguire ancora i sistemi del tecnico. Problemi atletici, ma anche di stimoli e di fame. Salvo alcuni fedelissimi ci sarebbe davvero da mettere radicalmente mano al parco giocatori. E’ vero che l’Atalanta ha diversi uomini che hanno mercato, ma non è facile rimettere in piedi completamente una squadra. Non resta che aspettare il finale di stagione perché un’Atalanta completamente fuori dall’Europa potrebbe ispirare programmi diversi da una squadra comunque nelle coppe, anche se di livello B o C. L’unica certezza sportiva, a questo punto, è la fine di un ciclo e se i dirigenti dell’Atalanta non prendessero atto di questo potrebbe anche essere peggio. Abbiamo parlato della Juve e l’aver ritardato il rinnovamento, aver cercato di mascherare la realtà, ha provocato i problemi che vediamo. Tutti i fine ciclo impongono un rinnovamento totale, sicuramente doloroso, ma necessario. E con l’eliminazione dell’Atalanta siamo comunque tutti un po’ più nudi e un po’ più poveri, calcisticamente parlando".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 15 aprile 2022 alle 17:34
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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